La Rete “Disabilità insieme” compie un anno e lo festeggerà il prossimo 13 dicembre alle ore 18.30 con “Un aperitivo nella Rete” presso OTTAVIO WINE BAR a Brindisi in Corso Garibaldi, Piazzetta Rubini. La Rete “Disabilità insieme” è costituita da 18 associazioni e cooperative: AID (Ass. Italiana Dislessia), AIPD (Ass. Italiana Persone Down), AISM (Ass. Italiana Sclerosi Multipla), ANGSA (Ass. Nazionale Genitori Soggetti Autistici), C.I.P. (Comitato Paraolimpico Italiano), CRAP Elios, Coop. Eridano, Coop. Oltre l’orizzonte, CSV Poiesis, ENS (Ente Nazionale Sordi), Eppi, Giochiamo Insieme, Gulliver 180, Il bene che ti voglio, Mente Libera, Nickan, M.I.T.A.G. Onlus, UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti).
Obiettivo della Rete è quello di diventare una “voce autorevole” nel panorama cittadino della Disabilità, in tale ambito, ai sensi del Regolamento Regionale n. 4 del 2007 (e successive modificazioni),ha sollecitato, e ottenuto, l’istituzione del Tavolo Permanente di Coordinamento dell’Integrazione Socio-Sanitaria (TAPECISS) presso l’Asl di Brindisi, grazie all’impegno dello stesso Direttore Generale, Dott. Giuseppe Pasqualone, e alla volontà della Dott.ssa Giuseppina Scarano che fortemente credono nella collaborazione fattiva con il mondo delle persone disabili. La Rete ha nominato i tre referenti che parteciperanno al Tavolo Permanente: Giuseppe Di Giorgio (AISM), Sergio Quaranta (AIPD) e Michele Sardano (UICI).
In questo primo anno la Rete si è resa promotrice di una Conferenza Servizi interamente dedicata alla disabilità e dal cui confronto è nata la proposta del Tavolo Tecnico. Successivamente, in ottobre, il progetto “Disabile A chi?” con la STP di Brindisi che ha “veicolato” le foto di persone disabili nei loro momenti di quotidianità, evidenziando le peculiarità e competenze dei testimonials.
Nell’invitare la cittadinanza tutta a partecipare ad “Un aperitivo nella Rete”, la stessa si augura di poter incrementare non solo i progetti che aiutano le persone disabili ad inserirsi sempre più nel tessuto della società ma anche di sollecitare la voglia di conoscenza dei cittadini nei confronti delle persone che vivono da uomini in mezzo agli uomini.