Latiano, la donna al centro delle opere di Luigi Madaghiele

di Doriana Calò

LATIANO – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, il 24 novembre 2021 ore 19 presso l’ex frantoio della Casa del Beato Bartolo Longo in Via Santa Margherita 37 a Latiano, sarà possibile visitare la mostra dei dipinti dell’artista Luigi Madaghiele – Luigi Tistizzulu, come ama definirsi lo stesso – un uomo, marito, padre e nonno dall’animo sensibile, pragmatico e carismatico che ha voluto omaggiare la figura della donna rappresentandola in diversi dipinti. Luigi, classe 1954 – in pensione da tre anni –molto attivo nel sociale e nella comunità (Ministro Straordinario dell’Eucarestia, attore teatrale, direttore sportivo per 30 anni del circolo tennis di Latiano, membro del Gruppo Storico Città di Latiano), durante il periodo del lockdown ha riscoperto la passione per la pittura e lo ha fatto scegliendo un tema abbastanza discusso negli ultimi anni, la figura della donna alla quale, lo stesso Madaghiele, è molto sensibile e legato; sin dall’infanzia con la figura della nonna paterna, donna molto forte, autoritaria ed emancipata rispetto all’epoca, la moglie Graziella infermiera in pensione dall’animo nobile e sensibile anch’essa molto attiva nel sociale, la figlia Ada educatrice e maestra di tennis sensibile e dal temperamento forte e le due amate nipotine.
“Solo perché, grazie a Dio, non mi tocca da vicino non devo pensare che questa brutta pagina di realtà non esista, ho una figlia e due nipotine – spiega Madaghiele – in questa società ognuno deve fare la propria parte. Io mi sento veramente di chiedere scusa a nome di tutti gli uomini nei confronti delle donne, perché davvero tutto questo è inconcepibile e inumano. Anche la disparità sul posto del lavoro tra uomo e donna è una forma di violenza che non può e non deve esserci più, mia moglie ha fatto l’infermiera per tanti anni e le posso assicurare che ha dovuto sgomitare e lavorare molto per far si che le venisse riconosciuto l’operato svolto.
Ringrazio chi mi ha chiesto di mostrare le mie opere, dopo aver visto qualche scatto sui social, in un giorno così importante e sentito. Il mio obiettivo non è quello di averne un tornaconto economico, ma un messaggio di sensibilizzazione e riflessione e di incoraggiamento al cambiamento di una mentalità ancora chiusa, discriminante e violenta. Mi piacerebbe che ci fosse una continuità del messaggio, non solo in quella determinata data, ma ogni singolo giorno. Bisogna essere martellanti ed entrare nelle coscienze delle persone. Il mio non vuol essere uno sviolinare per farmi bello, assolutamente, questo è quello che penso e che ho cercato di trasmettere – insieme a mia moglie Graziella – ai miei figli Ada e Francesco ed oggi posso dire che ho dei figli stupendi con sani principi e valori di rispetto fraterno e del prossimo. Alle mie nipoti auguro ogni bene e che non debbano mai vivere situazioni di discriminazione, bullismo e violenza”.