
Nella giornata di ieri, 12 gennaio, su proposta dall’associazione culturale L’isola che non c’è, ad Al Bano Carrisi è stata conferita la cittadinanza onoraria di Latiano “Per il prezioso, costante, contributo profuso per avere promosso legami tra il Comune di Latiano e personalità illustri e avere dato l’avvio alle procedure per il riconoscimento storico, culturale, religioso e architettonico alla casa natale di Bartolo Longo, per l’impegno e la determinazione nel percorrere tale obiettivo, condiviso da questa amministrazione”.
La cerimonia, svoltasi nella Sala Flora di Palazzo Imperiali, era in programma dal 2021, quando il conferimento fu deciso con delibera dell’amministrazione comunale, ma l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ha posticipato l’ufficialità dell’evento.
Latiano è il paese di nascita del Beato Bartolo Longo, fondatore e benefattore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei e autore della Supplica alla Madonna del Rosario recitata da milioni di fedeli in tutto il mondo.
In mattinata Al Bano aveva partecipato alla Santa Messa nella Chiesa Madre di Latiano, alla fine della quale su invito del parroco, l’artista di Cellino San Marco ha rivolto un saluto ai presenti, ricordando la straordinaria figura del Beato Bartolo Longo e coloro i quali glielo hanno fatto conoscere più da vicino, in particolare il Direttore d’orchestra Alterisio Paoletti, napoletano, suo personale amico che da decenni lo accompagna al pianoforte in tutti i suoi concerti in giro per il mondo, devoto di Bartolo Longo e assiduo frequentatore della messa domenicale a Latiano (dove ha scelto di sposarsi).
Dopo la cerimonia di conferimento, a cui erano presenti i sindaci di Oria Cosimo Ferretti, di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo, di San Vito dei Normanni Silvana Errico e per L’isola che non c’è il presidente Tiziano Fattizzo, il presidente onorario Franco Giuliano, la vice presidente Lucia Maria Carone e gran parte dei membri del consiglio direttivo, è stata scoperta una targa affissa sulla facciata della casa natale del Beato che ricorda come l’immobile sia stato “sottratto alla vendita a privati e acquisita al patrimonio della comunità, grazie all’impegno della associazione culturale L’Isola che non c’è” (il Comune di Latiano rottenne infatti un finanziamento di 400 mila euro da parte della Regione Puglia in virtù del quale potè esercitare il diritto di prelazione sull’immobile poi sottoposto a vincolo storico).
Marina Poci