Mesagne, Snoopy Park: l’appello dopo il sequestro del canile

di Stefania Franciosa per IL7 Magazine

Il nostro sogno? Che non ci siano più canili, che si svuotino completamente, ma sappiamo che questo non sarà possibile sino a quando non ci sarà collaborazione tra gli Enti interessati”. A parlare sono i volontari dell’Associazione Gli Amici di Snoopy all’indomani del sequestro del canile comunale di Mesagne. I Carabinieri del N.A.S. di Taranto, insieme al servizio veterinario dell’Asl di Brindisi, dopo una verifica nella struttura, situata in Contrada Casacalva , hanno accertato carenze igienico-sanitarie e strutturali: mancanza di acqua potabile, inefficienza del depuratore, contenitori per alimenti non conformi, ruggine sugli infissi delle gabbie. I 235 ospiti sarebbero stati trovati in condizioni buone ma, secondo i volontari che frequentavano quasi quotidianamente la struttura, tali carenze compromettevano di fatto il benessere psico-fisico degli amici a quattro zampe. “Immaginate quattro o cinque cani di grossa taglia in un box allagato e decisamente piccolo, magari in una giornata fredda come quella delle scorse settimane quando è caduta anche la neve” ci dice Yvonne Falcone. Lei fa parte, da diversi anni, dell’Associazione impegnata sul territorio nel prevenire il randagismo con campagne di sterilizzazione, contro l’abbandono e nella raccolta di cibo ed antiparassitari per i randagi. Dal Gennaio 2017 l’Associazione gestisce come cittadinanza attiva lo Snoopy Park, un’area, nella zona industriale i Mesagne, dedicata completamente ai cani per annusare e correre in libertà; i volontari, una decina in tutto, si adoperano anche nel canile per incentivare le adozioni e permettere l’attività di sgambatura ai cani reclusi, per troppe ore, nei box.
La gestione del canile è affidata da diversi anni ad una Cooperativa Sociale, Terra Viva di cui è presidente Sergio Guarini, cooperativa che, nel Luglio scorso, si è nuovamente aggiudicata la gara d’appalto, ma i lavori di manutenzione straordinaria sono di competenza dell’Amministrazione Comunale. Negli anni passati i N.A.S. avevano già fatto, un paio di volte (2012 e 2015) dei sopralluoghi nella struttura per verificarne le condizioni, contestandone, attraverso dei verbali, le carenze strutturali. Come ci racconta un’altra volontaria, Liliana Mola, impegnata da oltre trent’anni in associazioni animaliste, le due vasche imhoff sarebbero insufficienti a contenere i liquami che si riverserebbero nella zona circostante creando disagi ai cuccioli. “E’ una storia vecchia -ci dice – cambiano le Amministrazioni ma i progetti che promettono non diventano mai realtà. Si parla di ampliamento, di nuovi box, di affidamento del servizio di spurgo e smaltimento delle acque reflue, ma nulla si muove. Noi preferiremmo che esistesse solo un canile sanitario e non gabbie per cani che potrebbero vivere in libertà, ma ciò sarebbe fattibile se esistesse un lavoro di sinergia fra gli organi competenti. Basterebbero più campagne di sterilizzazione. Abbiamo notato che quella del 2010/2012 sortì effetti decisamente positivi, con pochissimi cani rinchiusi nella struttura”.
Al momento i box del canile rifugio sono 96, mentre quelli del canile sanitario 16 con una capienza massima di 200 ospiti.
“Noi vogliamo tornare in quel canile per offrire il nostro piccolo contributo” ci spiegano i componenti dell’Associazione Gli Amici di Snoopy, che a giorni, scriveranno al Sindaco Pompeo Molfetta, all’Assessore al ramo, alla Procura della Repubblica per individuare una soluzione considerato che il sequestro impone loro il non accesso alla struttura. Intanto si impegnano nella sensibilizzazione all’adozione, lo fanno attraverso tutti i canali a disposizione, soprattutto tramite il loro sito e la pagina facebook dove, ogni giorno, pubblicano le foto degli ospiti del canile. “Ci sono cani di tutte le taglie, sono bellissimi e dolcissimi ed hanno bisogno di una casa e dell’affetto di chi può prendersene cura”.
“Chiederemo il dissequestro del canile, stiamo preparando tutta la documentazione necessaria” ha assicurato l’Assessore all’Ambiente Tecla Pisanò “Nella richiesta garantiremo che saranno realizzate tutte le opere necessarie per l’adeguamento della struttura. Nel bilancio, che approveremo alla fine di Marzo, abbiamo già impegnato le somme destinate a questi interventi. Intanto abbiamo commissionato all’ingegnere Silvestrini il progetto. I tempi di completamento dei lavori dipenderanno dal progetto; i cani saranno salvaguardati sino alla conclusione delle opere di manutenzione. Abbiamo anche presentato, domanda di finanziamento per l’ampliamento del canile. Da parte di questa Amministrazione c’è tutta l’attenzione al problema”.