Musiche da cinema, Ble all’Asian World Film Festival

di Doriana Calò

Il giovane compositore latianese Dario Ble è stato selezionato – dopo aver inviato la sua composizione musicale – per partecipare  al Festival organizzato da “L’Asian World Film Festival” e SPRK MUSIC. L’intento è quello di incoraggiare i giovani a creare musica per il cinema e ad esplorare le possibilità di comunicazione e creatività che la musica può portare.
Dario Ble, classe ’95 – musicista, compositore e arrangiatore – pubblica un EP e tre singoli con la band The Black Spot. Nel 2015, con lo pseudonimo BI+, pubblica opere di musica concreta per l’etichetta scozzese “Vile Noise Record”, inizia a collaborare a progetti come “Il Generale e Allegra Brigata” e continua a pubblicare EP – “Storie di strade rumori di gente” per l’etichetta “Note diffuse” -. Adora il cinema e da qui la collaborazione con il regista brindisino Maurizio Ciccolella nei film “Ti amo” e “Domani” firmandone le musiche originali. Nel 2017 ha composto le musiche per il documentario “I riti della Settimana Santa a Latiano”,  gli ultimi lavori comprendono EP, Sondtrack e tracce per pubblicità, radio, TV e doppiaggio in collaborazione con la “MasterJingle”.
Nel 2020 ha partecipato al Festival “Cue Tube Scoring Competition” classificandosi al secondo posto su più di mille partecipanti da tutto il mondo; pochi mesi fa ha firmato le musiche di “What Are You Afraid Of” (una produzione cinematografica di Abu Dabi) – cartone animato disegnato e diretto dalla disegnatrice araba Raghad Odeh presente in Festival importanti come: NBH (Bahrein), Athens Digital Arts Festival, ITSLIQUID International Art Fair (venezia) – .
Il giovane compositore ha già le idee ben chiare tanto da affermare: “Credo che mettersi in discussione con le proprie composizioni, in un continente che ha una cultura musicale differente da quella di mia provenienza è una sfida stimolante e che porta a fare nuove esperienze. Fare il compositore, in particolar modo di musiche per film, ti porta a vivere nuove vite in ogni progetto nuovo. È più di un lavoro. È un’avventura”, spiega.