“Un importantissimo provvedimento emesso dalla Corte di Cassazione destinato a far tirare un sospiro di sollievo a migliaia di utenti bancari”
È questo il commento a caldo dell’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore, alla pronunzia resa nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione in materia di usura bancaria nei contratti di mutuo.
Con essa, infatti, è stato esplicitamente reso, anche in sede di legittimità, il principio secondo il quale nessun interesse è dovuto se, al momento della stipula del contratto di mutuo, è stato pattuito un tasso di interesse moratorio superiore a quanto previsto dalla legge 108/1996.
“La pronunzia è di fondamentale importanza in quanto la Suprema Corte ha stabilito in modo chiaro ed inequivocabile che non spetta all’Istituto di credito alcun interesse se il tasso moratorio pattuito, al momento della stipula del contratto di mutuo, risulta superiore al tasso soglia previsto dalla legge anti usura, trattandosi di una ipotesi di usura originaria” afferma l’avv. Graziuso.
Nel caso esaminato dalla Corte di Cassazione, quindi, in virtù di quanto sancito nel provvedimento in esame, un Istituto di credito è stato ammesso al passivo fallimentare per la sola sorte capitale non essendogli stata riconosciuta alcuna somma a titolo di interesse essendo stato previsto al momento della stipula del contratto un tasso di interesse moratorio superiore a quello previsto dalla legge 108/1996
Il Coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore ha, quindi, istituito una task force di legali e commercialisti per far fronte alle richieste di analisi dei contratti di mutuo dei propri associati e per valutare, quindi, se gli stessi siano o meno affetti da usura originaria.
Per maggiori informazioni tel. 347 – 0628721