Piazza Vittoria, una tristezza. E così loro si fanno il Mercatino di Natale alternativo

di Lucia Pezzuto per il7 Magazine

Gli artigiani del Natale scelgono la bottega agli stand di piazza Vittoria. Delusi da bando pubblicato e andato deserto, per ben due volte, dall’amministrazione comunale di Brindisi, gli espositori del tradizionale mercatino di Natale quest’anno hanno preferito una soluzione “fai da te” e con l’Associazione “Missione Talento” hanno deciso di aprire da sé una Bottega a tema natalizio, riportando in città un po’ di quel clima festaiolo di cui tanto si sentiva il bisogno. Dieci artigiani, quelli “veri”, hanno preso in affitto un locale in Corso Garibaldi e l’hanno trasformato ne “La Bottega di Babbo Natale”. All’interno vi è davvero di tutto dai presepi all’oggettistica da regalo, dalle decorazioni natalizie ad articoli di pelletteria e bigiotteria , tutti rigorosamente fatti a mano, pezzi unici frutto di passione e bravura. L’organizzatrice di questa bottega così speciale è Luana Fersini, presidente dell’Associazione “Missione talento”, lei stessa un’artigiana che con grande entusiasmo ha coinvolto espositori della provincia di Brindisi e Lecce a partecipare. Ciascuno di questi artigiani ha una sua peculiarità, una tecnica particolare che rende unici i pezzi prodotti e messi in vendita a partire proprio da quelli di Luana.
Luana Fersini è brindisina doc e lavora la pasta di mais e il materiale riciclato: carta , cestini. Ma la novità di quest’anno sono le lampade di materiale in gomma Eva e i profumatori. Lei è la mente dietro la nascita della Bottega.
“Siamo circa una decina- spiega- ci alterniamo con i periodi, nel senso che c’è chi ha preso tutto il mese di dicembre, chi, invece, la prima quindicina di dicembre e chi la seconda , anche in base agli oggetti che vende. Ad esempio i presepisti hanno scelto il primo periodo, mentre dal 15 dicembre in poi subentra un altro espositore che magari vende oggetti da regalo. Arriviamo sia dalla provincia di Brindisi che dalla provincia di Lecce. Noi abbiamo iniziato il 2 dicembre ma abbiamo sempre fatto i mercatini per strada con l’Associazione di cui facciamo parte: “Missione Talento”. Quest’anno abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso perché le prospettive fuori non erano delle migliori ed allora abbiamo deciso di creare la “Bottega di Babbo Natale”. E’ una nuova esperienza anche per noi. Ci siamo organizzati da soli. In pratica abbiamo preso in affitto questi locali fino alla fine di dicembre ed abbiamo diviso la spesa”. In realtà l’Associazione avrebbe anche voluto avere uno spazio all’aperto ma per diverse ragioni non è stato possibile. “Noi inizialmente volevamo fare una proposta al Comune di Brindisi come l’abbiamo fatta nel 2019. Quell’anno al bando partecipò la mia associazione e fu l’unica- dice Luana- Quest’anno le richieste del bando erano troppo esagerate e comunque molto al di là delle possibilità dell’Associazione. Non possono dieci espositori fare un mercatino da soli nella città, serve l’aiuto del Comune, dell’amministrazione cosa che è venuta meno. Lo abbiamo visto, i bandi sono andati deserti e poi si sono adattati con quello che c’è. Così tutti gli artigiani hanno deciso di organizzarsi per proprio conto, molti hanno persino rinunciato a Brindisi perché il tempo trascorreva e si sà, queste cose vanno programmate prima.
Questa soluzione è più intima, stiamo riscuotendo molto successo. Nel senso che la gente viene e dice sta apprezzando molto di più qui dentro l’esposizione che per strada. Magari fuori la gente va di fretta, poi non si pone il problema del freddo o della pioggia. La gente entra ed è al riparo”.
Sonia Contessa, è anche lei di Brindisi. Ha partecipato diverse volte ai mercatini ed è una appassionata di foulard che lei stessa realizza. “Creo foulard gioiello, sono di Brindisi e vivo qui. Questi li realizzo io e sono pezzi unici. Sono dieci anni che partecipo ai mercatini e faccio parte dell’Associazione . Quest’anno abbiamo provato questa nuova esperienza visto che non c’è stata data la possibilità di stare in piazza”.
Tiziana Marozza, è entusiasta di esporre nella “Bottega” , lei con il suo compagna realizza oggetti molto particolari. “ Facciamo pirografia sul legno di ulivo- dice- ma anche oggettistica, collane , orecchini, e calamite con la famiglia , quadretti con i personaggi anni ’80, e persino quelli con i cartoni animati. Si tratta di artigianato manuale, li realizzo io e il mio compagno. Sono sei anni che mi occupo di questo, è qualcosa che mi piace tanto. Stare qui mi piace molto, mi sembra di stare in un borgo natalizio. E’ stato organizzato benissimo”.
Patrizia Pontillo realizza piccoli gioielli da materiale riciclato, i pezzi che crea sono unici. “ Sono bijoux creati esclusivamente da me- dice- Sono collane uniche , perché ne faccio una e poi butto lo stampo, non mi ripeto. La cosa simpatica sono anche i presepi che realizzo utilizzando il materiale che trovo sulla spiaggia, legno, vetro a cui do nuova vita. Ci sono anche foulard , ghirlande natalizie. Riciclo gocce di lampadari di cristallo che diventano dei piccoli oggetti per l’albero di Natale o per le chiavi dei mobili antichi”.
Nuria viene da Casarano e lavora la pelle. “Sono prodotti in vera pelle- spiega- tutti fatti a mano, dal taglio alla perforatura e alla cucitura. Personalizzabili con il ricamo o l’incisione laser. Sono di Casarano ma vengo spesso a Brindisi, mi trovo bene, è una bella città. Le persone sono accoglienti. Quest’anno abbiamo preferito fare il mercatino all’interno, stare tutti insieme. Solo prodotti artigianali”.
Wilma è abruzzese di nascita ma leccese di adozione. Ha alle spalle una storia difficile. Lei, con la sua famiglia, è fuggita dal terremoto ed ha trovato una nuova casa a Veglie. Qui si dedica alla sua passione: la bigiotteria.
“Sono un’insegnate in pensione che ha sempre avuto la passione di creare bigiotteria , soprattutto all’uncinetto- racconta- E’ una passione che ho da anni. Le mie creazioni sono uniche, originali e frutto della mia fantasia. Una mia prerogativa sono i baciamano che quest’anno , neanche a farlo apposta sono stati pubblicizzati da un programma televisivo. Baciamano, in pratica è un anello–bracciale”. “Io sono abruzzese, dopo il terremoto dell’Aquila e di Amatrice, abbiamo deciso di trasferirci nel Salento perché è una terra non sismica- dice-Abbiamo trovato un paesino, Veglie, ci è piaciuto e adesso siamo qui da 5 anni. All’inizio era solo una passione che restava confinata nelle mura di casa, poi il materiale ha cominciato ad accumularsi ed abbiamo pensato di unirci a questa associazione e partecipare ai mercatini. Però devo dire che è molto più bello farlo all’aperto perché arriva di più alla gente”.
Daria è di Brindisi e con la sua amica Aida si dedicano al cucito creativo. “ Siamo in due, io e la mia amica Aida- spiega- Realizziamo tutto ciò che è fatto a mano dai fiocchi di nascita agli addobbi di Natale. Ed è anche un modo per rilassarci. Veniamo tutte e due da Brindisi. Lo facciamo per hobby. Cerchiamo di far tornare di moda le cose fatte a mano perché oggi la maggior parte delle volte questi oggetti sono solo confezionati. I nostri pezzi sono unici”.
Daniela arriva dalla Romania ma da undici anni vive a Salve , anche lei è un’amante dell’artigianato. “Realizzo gioielli in alluminio, in resina e con una tecnica particolare: carta yupo, dipinta a mano e resinata- spiega- ma anche borse fatte a mano tutte uniche. Partecipiamo a tutti i mercatini dell’artigianato.
Stare in bottega è un’ottima soluzione ma per altri versi il mercatino è più incentivato sulla strada”.
Antonio De Luca è un artigiano , un presepista di altri tempi. E’ brindisino e per 43 anni ha lavorato per la società elettrica Enel. Ora che è in pensione si dedica esclusivamente alla sua passione.
“Sono un appassionato della tradizione dei presepi, uso un po’ di tutto- spiega- Uso zucca, terracotta, il metodo del sacco della iuta e gesso impastati insieme e poi sagomato. Per fare questi presepi ci impiego da 15 a a 30 giorni. In alternativa uso anche il sughero, la radica di ulivo e a volte anche il materiale che trovo vicino al mare.
Questa è una passione tramandata da mio padre e così la tramando ai miei figli”.