Pre dissesto: la maggioranza approva e il centrodestra tace. Contrari solo i 5 Stelle

Il Consiglio comunale approva la procedura di pre dissesto: con venti voti favorevoli, tre contrari dei consiglieri Cinque stelle e sette astenuti del centrodestra, passa il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
Ora l’Amministrazione comunale del sindaco Riccardo Rossi ha tre mesi di tempo per redigere un piano per riequilibrare i conti del Comune in dieci anni e che dovrà essere esaminato dal ministero e dalla Corte dei Conti.
Ci saranno una serie di tagli dolorosi, come confermato da Rossi e i brindisini dovranno rassegnarsi per i prossimi dieci anni a pagare le aliquote massime dei tributi, con aggravi dei servizi alla persona, come i costi per la mensa scolastica e gli asili nido.
Il Comune non potrà inoltre procedere a nuove assunzioni ed effettuare dei tagli.
Ottimista l’assessore al Bilancio, Cristiano D’Errico, che ha definito questa procedura come un’opportunità vista la situazione delle casse comunali.
Nel suo intervento, Rossi ha fatto risalire il problema alla fine del contrabbando, alla nascita delle partecipate come soluzione sociale, alla diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato ai Comuni. E proprio sulla Multiservizi e sui Servizi sociali si prevedono i tagli più incisivi.
Il centrodestra ha deciso l’astensione perché la maggioranza ha approvato l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Brindisi Popolare e Idea con cui si chiede al sindaco e alla giunta di impegnarsi ad attivare un percorso di cartolarizzazione del patrimonio immobiliare per ottenere in anticipo delle liquidità per coprire alcune spese. Così gli unici a votare contro sono stati i tre consiglieri dei cinque stelle.