
Martedì 28 agost,o alle ore 2,0 Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018 per “La ragazza con la Leica”, sarà a Brindisi per incontrare i lettori e presentare il suo romanzo. L’incontro, promosso dal Mondadori Bookstore di Brindisi e realizzato con la collaborazione del Comune di Brindisi e del Museo Archeologico Provinciale “F. Ribezzo”, si svolgerà nello splendido cortile del Museo. Il libro è vincitore del Premio Strega 2018, vincitore del Premio Bagutta 2018 e finalista al Premio Campiello 2018 Il romanzo racconta la vita della giovane Gerda Taro, compagna di uno dei massimi fotografi del secolo, Robert Capa. Fotografa a sua volta, Gerda Taro ha documentato in un grande slancio di generosità umana e intellettuale la guerra civile spagnola, dove ha trovato la morte a soli 26 anni. Il romanzo è dunque attraversato da tensioni civili e politiche nel senso più alto ed è il risultato di una riflessione che interroga la storia europea, anche attuale, e il senso del nostro sempre più fragile agire comunitario. Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi.
È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante.
È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile. Helena Janeczek è una scrittrice tedesca naturalizzata italiana. Nata a Monaco nel 1964 da una famiglia di ebrei originari della Polonia e naturalizzati tedeschi, dal 1983 vive in Italia, dove ha pubblicato una raccolta di poesie in tedesco ed è lettrice per Mondadori della sezione Letteratura straniera. Vive a Gallarate e lavora a Milano. È stata protagonista di molti incontri sul tema della shoah, offrendo sul tema il suo pensiero e le sue idee. Per info 0831 562047.