di Lucia Portolano per IL7 Magazine
La posta in gioco è alta: la conquista del governo del Paese. Il 4 marzo prossimo gli italiani tornano alle urne per scegliere chi dovrà decidere le sorti dell’Italia per i prossimi cinque anni, equilibri permettendo. Per la prima volta si voterà con il nuovo sistema elettorale il Rosatellum bis voluto da Pd, Forza Italia, Lega e Alternativa popolare, fortemente criticato invece dai partiti di sinistra e dal movimento 5Stelle.
Un sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei deputati e senatori sarà eletto in collegi uninominali (un solo candidato per coalizione), i restanti due terzi saranno eletti con un sistema proporzionale di lista. Ogni forza politica presenta il suo listino di quattro nomi. L’ordine è fondamentale ed è scelto dalle segreterie. Questo sistema elettorale avvantaggia le grandi coalizioni.
Lunedì 29 gennaio sono state consegnate tutte le candidature, si è ormai in piena campagna elettorale. Un terzo dei parlamentari sarà eletto nei collegi uninominali dove il più votato vince. Ogni coalizione ha presentato un solo nome. La battaglia è all’ultimo voto. I candidati battono a tappeto ogni angolo dei comuni appartenenti ai loro collegi. Qualcuno ha ottenuto un salvagente ritrovandosi candidato anche nei listini.
Dei parlamentari uscenti nella provincia di Brindisi hanno ottenuto una candidatura nell’uninominale solo l’onorevole Elisa Mariano (Pd) e il senatore Vittorio Zizza (Noi per l’Italia). Fuori dai giochi il senatore del Pd Salvatore Tomaselli (area Orlando), il suo posto è stato occupato Giovanni Epifani (renziano). Restano a casa anche Toni Matarrelli (onorevole del gruppo misto passato con Liberi e Uguali) e Pietro Iurlaro eletto in Forza Italia e poi passato nel corso della legislatura nel partito di Verdini a sostegno della maggioranza.
Nel collegio di Brindisi per la Camera dei deputati i partiti hanno puntato per la maggior parte su personalità della provincia. Nel collegio 13 quindi la battaglia è tra l’ex consigliere regionale del Pd, l’ostunese Giovanni Epifani, il senatore uscente di Carovigno Vittorio Zizza (Noi con l’Italia centrodestra), il fasanese Giuseppe Palazzo di Liberi e Uguali, l’avvocato Anna Macina di Erchie per i 5Stelle, il brindisino Angelo Brandi ( Potere al popolo) e il medico brindisino Antonio D’Autilia del Pri. I repubblicani in Italia rinati a Brindisi con il ritorno in politica dell’ex sindaco Giovanni Antonino hanno deciso di partecipare alle elezioni politiche senza alcuna alleanza.
Una dura lotta che vede il capoluogo, insieme ad altri importanti comuni, impegnati anche per le prossime amministrative di maggio. Zizza ha chiesto manforte al polo moderato, con lui si è schierato il notaio Michele Errico, e l’ex candidato del Pd, oggi lontano dai democratici, Nando Marino. Il partito del senatore, Direzione Italia, per le comunali ha rotto con Forza Italia, a Brindisi dialoga con le forze politiche moderate. Un accordo raggiunto in vista proprio delle Politiche. Un modo per far confluire sul candidato di centrodestra il voto del centro.
Sempre per un posto alla Camera, ma nel collegio 12 di Francavilla Fontana, ci provano l’onorevole uscente di San Pietro Vernotico Elisa Mariano (Pd), il coordinatore provinciale di Forza Italia, il francavillese Antonio Andrisano, l’avvocato di Mesagne Luca Giovanni Aresta del Movimento 5Stelle e Valentina Carella di Liberi e Uguali. La parlamentare democratica è stata candidata anche al secondo posto del listino nel collegio Brindisi- Taranto e Lecce. Una buona chance per l’esponente del Pd dell’area Renzi.
Per quanto riguarda il Senato, la provincia di Brindisi è divisa in due collegi che abbracciano diversi comuni anche del tarantino e del leccese. Per il collegio di Brindisi (Puglia 4) il partito democratico punta sul consigliere regionale di Fasano Fabiano Amati contro di lui Forza Italia candida il sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna, per i 5Stelle scende in campo Pasqua L’Abbate, mentre Liberi e Uguali candida Pier Luigi Sozzi, per Potere al popolo candidato Biagio Grassi. Anche per il senato il Pri schiera un candidato del capoluogo, Francesco Falcone.
Nel collegio di Lecce- Francavilla (Puglia 5) lo scontro è invece tra il senatore leccese uscente Dario Stefano, che dopo una breve parentesi con Pisapia ha aderito al Pd, e il coordinatore regionale azzurro Luigi Vitali (già onorevole, e sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi). Una fedeltà al leader nazionale di Forza Italia che ha ampiamente ripagato il politico francavillese in queste elezioni politiche. Vitali non solo ha ottenuto un posto nell’uninominale ma è anche capolista nel listino nel collegio Puglia 2 (Brindisi- Lecce – Taranto). Ma non finisce qui, è riuscito anche a far candidare il suo vicinissimo Antonio Andrisano. Vitali si è creato diversi nemici all’interno del suo stesso partito, l’area leccese ha chiesto le sue dimissioni accusandolo di aver penalizzato il territorio salentino dopo aver tolto da capolista l’editore di Telerama Paolo Pagliaro, spostato al terzo posto
Oltre a Stefano e Vitali nello stesso collegio Puglia 5 sono candidati Iunio Valerio Romano per il movimento 5Stelle e Irene Strazzeri per Liberi e uguali.