
Più che nei servizi antiterrorismo, in questi giorni gli uomini della polizia di frontiera in servizio in aeroporto devono occuparsi di passeggeri piuttosto singolari: un marito che litiga con la moglie, strattona l’assistente di volo e lascia l’aereo andandosene a piedi sulla pista, un altro che si abbassa i pantaloni e defeca sull’asfalto tra la pista e gli ingressi.
Il primo episodio è avvenuto lunedì mattina quando il volo MT 5244 della compagnia aerea “Thomas Cook”, proveniente dal Regno Unito e diretto a Corfù, a causa di avverse condizioni meteo in Grecia ha effettuato uno scalo tecnico nell’aeroporto di Brindisi. Durante la sosta, un passeggero di nazionalità britannica, P.K., 43 anni, avendo avuto un litigio con la moglie, connazionale di 50 anni, ha chiesto con insistenza di scendere dall’aereo. Ricevuta, ovviamente, risposta negativa, ha strattonato l’assistente di volo che gli sbarrava la strada ed è sceso sulla pista dirigendosi verso la recinzione. Immediato l’intervento della polizia che ha bloccato e denunciato a piede libero l’uomo. Successivamente, su richiesta del comandante del volo, sia lui che la moglie sono stati fatti sbarcare in quanto ritenuti capaci di turbare la regolarità della successiva navigazione.
Qualche giorno prima, in occasione dell’arrivo del volo Ryanair proveniente da Manchester (Gran Bretagna), mentre erano in atto le operazioni di controllo di frontiera di passeggeri appena sbarcati, un 68enne inglese si è leggermente defilato e dopo essersi abbassato i pantaloni ha defecato sull’asfalto, tra la pista e l’ingresso per i cittadini extra Schengen, sotto gli occhi increduli di 50 persone.
Il personale di polizia è intervenuto identificando il passeggero che, in stato di evidente alterazione, non ha saputo fornire giustificazioni al gesto. Nei giorni successivi la polizia ha provveduto a notificargli, nella struttura alberghiera dove stava alloggiando, una multa di 3.333 euro che ha provveduto a pagare il giorno successivo.