Un perito informatico esaminerà i file pedopornografici trovati sul pc dell’ex parroco: iniziato il processo

Ora Giampiero Peschiulli, l’ex parroco della chiesa di Santa Lucia condannato a tre anni e 8 mesi per annusi sessuali su due chierichetti minorenni, è sotto processo anche per detenzione di materiale pedopornografico. Il processo è iniziato ieri con rito abbreviato. Il gup Vincenzo Brancato ha accolto la richiesta della difesa, incaricando un perito legale di verificare l’origine dei file che ritraggono bambini coinvolti in violenze sessuali. Secondo gli avvocati di Peschiulli, quei video potrebbero essersi memorizzati automaticamente sul pc durante la visione di siti pornografici.
Peschiulli è ormai un ex sacerdote: il 3 dicembre dello scorso anno è stato dimesso dallo stato clericale con decreto della Santa Sede. A smascherare le violenze avvenute spesso all’interno della stessa chiesa di Santa Lucia erano erano stati i commenti Facebook di decine di persone alla notizia che gli inviati della trasmissione tv “Le Iene” avevano dimostrato la sua “sensibilità” ai giovani uomini. In realtà, e la tesi è stata sposata nel primo grado di giudizio, Peschiulli avrebbe approfittato dei ragazzini che facevano i chierichetti.
Durante le perquisizioni e i controlli effettuati sui suoi computer dopo l’arresto vennero trovati migliaia di file “temporanei” (una sorta di traccia di video che poi sarebbero stati cancellati), buona parte di contenuto pedopornografico. Dell’inchiesta si è occupata la procura distrutta di Lecce, competente per questo tipo di reati.