Parcheggi, a Oria non si pagano più

La notizia era nell’aria da tempo, ma da oggi è ufficiale: a Oria non ci sono più i parcheggi a pagamento, dal novembre 2012 gestiti dalla cooperativa “Koiné” di Torre Santa Susanna. A sancire la rottura tra il Comune e il gestore, una determinazione del responsabile del sesto settore, Emilio Dell’Aquila, per l’appunto con oggetto: “Risoluzione del contratto”. Diverse le problematiche, cui fa cenno il comandante dei vigili nell’atto, che hanno condotto alla decisione d’interrompere il rapporto. Dal fatto che la coop gestrice ha subappaltato i parcometri elettronici e la relativa assistenza ad altra ditta esterna, contrariamente a quanto stabilito nel capitolato, al fatto di non aver fornito e installato un’adeguata segnaletica verticale, anche per quanto concerne i posti riservati ai disabili. Dalla mancata presentazione dei certificati di conformità della segnaletica installata e di omologazione dei parcometri al mancato utilizzo – pure previsto – di palmari per registrare le infrazioni e scooter per gli ausiliari del traffico. Questi ultimi, inoltre, sempre stando a quanto si apprende sarebbero stati utilizzati in numero inferiore al pattuito (otto ausiliari più un amministrativo anziché dieci più uno) e quello che avrebbe dovuto essere impiegato full-time a disposizione del comando è stato invece impiegato a tempo pieno per soli due giorni a settimana (il lunedì e il giovedì). La determina firmata da Dell’Aquila, con il placet dell’amministrazione comunale, giunge dopo che nei mesi scorsi il funzionario aveva già mosso le contestazioni alla ditta, contestazioni cui quest’ultima si era pure opposta, anche se – a dire del comandante – in maniera non significativa. Di qui la risoluzione del contratto e l’unica notizia che importa ai cittadini, dopo le polemiche seguite all’entrata in vigore di un servizio dai più definito eccessivo (all’inizio gli stalli erano poco meno di mille, dislocati dal centro alla periferia, finanche nei pressi del cimitero): da oggi niente più sosta a pagamento. Nota stonata: gli ausiliari del traffico tornano in cerca d’occupazione, sebbene per la vicenda non sia difficile prevedere strascichi giudiziari.
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