
L’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, è stato condannato a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio. Assolto dai reati di concussione e truffa. Insieme a Consales è stato condannato anche Alessio Vincitorio, a un anno e un mese di reclusione. A entrambi è stato concesso il beneficio della pena sospesa. Assolti l’ex direttore di Equitalia, Giuseppe Puzzovio e l’ex socio storico di Consales, Sabino Porro.
I giudici del Tribunale di Brindisi, hanno ritenuto sussistente solo il reato di abuso d’ufficio in relazione all’affidamento del servizio di rassegna stampa e call center alla News sas, società di cui Consales aveva ceduto le quote a Vincitorio, da parte del Comune.
Hanno invece deciso l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”, accogliendo le osservazioni delle difese sostenute dagli avvocati Massimo Manfreda, Michele Laforgia e Carmelo Molfetta, in merito alle accuse di truffa e di concussione, quest’ultima contestata a Consales e all’ex direttore della sede di Brindisi di Equitalia, Giuseppe Puzzovio, per aver costretto i dipendenti a mettere a disposizione i propri conti correnti per pagare parte di un debito in contanti dell’ex sindaco consentendo così l’utilizzo di denaro “non tracciato” che secondo quanto emerso nel corso in un altra inchiesta sarebbe il frutto di una tangente.
Il Tribunale ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero a carico di Consales, Puzzovio, e dei dipendenti di Equitalia, Leonardo Cofano, Alfredo Longo e Angelo Bartolotti, sentiti come testimoni, per le violazioni delle norme antiriciclaggio.
Il pm aveva invocato condanne a pene fino a 6 anni e 10 mesi. Rigettate le domande risarcitorie della parte civile, l’ex sindaco Paola Baldassarre.