Droga a Brindisi: sette condanne e tre assoluzioni

Si chiude con tre assoluzioni e sette condanne con pene che vanno da 1 anno e 4 mesi fino a 2 anni di reclusione il giudizio celebrato con rito abbreviato a carico dei dieci brindisini arrestati un anno fa nell’ambito dell’operazione “Red Jacket”, per traffico di droga. Il gup Maurizio Saso ha inflitto le condanne più pesanti a Rosario Cantanna di 39 anni e a Cosimo Lamendola di 41 anni: per entrambi, 2 anni di reclusione a fronte dei 4 anni e 4 mesi chiesti dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro. A 1 anno e 4 mesi sono invece stati condannati Italo Loré di 38 anni, Francesco Peragine di 42 anni, Roberto Teodoro Branca di 34 anni e Michele Colaci di 21 anni.

Al 39enne Donato Borromeo (difeso dall’avvocato Laura Beltrami, come Branca e Italo Loré), ritenuto il “direttore” dell’attività di spaccio, il gup ha inflitto 1 anno e 2 mesi di reclusione. Assolti infine Antonio D’Urso di 43 anni, Teodoro De Matteis di 21 anni e Giuseppe Loré di 36 anni, al quale era contestata la sola ricettazione.
Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Laura Beltrami, Ganvito Lillo, Cinzia Cavallo, Fedele Marco Nacci e Giampiero Iaia.

I dieci furono accusati di aver spacciato – in concorso tra loro – “imprecisati quantitativi di sostanza stupefacente” nel periodo compreso tra il mese di novembre 2010 e la prima metà dell’anno successivo.
In auto o per telefono gli indagati parlavano senza far ricorso a stratagemmi particolari per mascherare il vero oggetto delle conversazioni: solo raramente preferivano riferirsi ad “auto” oppure a “giocate”, spesso e volentieri parlavano direttamente di droga, “cocaina, fumo, eroina, grammi, spendendo commenti sulla qualità che non sempre era ottima.