“Ma quale aggressione. E’ lui che ci rende la vita impossibile da anni”

“I fatti non sono andati così come sono stati raccontati. Francesco non è impazzito. E’ semplicemente stato aggredito e si è difeso, esasperato dall’atteggiamento di quell’uomo che trova ogni scusa per fare discussioni”.
Mario Borromeo, proprietario del “Rafca club”, noto locale pubblico lungo la litoranea di Brindisi, è il fratello di Francesco Borromeo, il 21enne arrestato ieri per aver picchiato un uomo di 65 anni dopo l’ennesima lite di vicinato. “Anche mio fratello è stato colpito – spiega Borromeno – tanto da riportare ferite per una prognosi di 10 giorni. Si è trattata di una colluttazione al massimo, non di un’aggressione gratuita. Tanto che oggi stesso siamo stati noi a querelare lui”.

Per capire quanto accaduto ieri, bisogna fare un piccolo salto indietro alla notte precedente, quella di Halloween: “Innanzitutto – racconta Mario Borromeo – bisogna sapere che accanto al nostro locale c’è una strada che quel signore un giorno ha arbitrariamente chiuso con una sbarra per impedire l’accesso ad altre auto. Ha consegnato le chiavi a tutti i residenti, e anche se la cosa non ci andava a genio non gli abbiamo mai detto niente. Spesso, durante le nostre serate, ha avuto da ridire. E anche la notte di Halloween appena ci ha visti fuori dal locale, ha iniziato a fare storie e a inveire contro di noi per alcune auto parcheggiate in quella strada. Per evitare problemi siamo entrati e non gli abbiamo dato peso. Poi, il giorno dopo, ha visto mio fratello e ha iniziato a infastidire anche lui. E’ nata una lite, e alla fine sono passati dalle parole alle mani. Ma non è stata un’aggressione a senso unico, così come è stata raccontata. Quella persona ha sempre dato problemi, anche al locale ostacolando l’accesso al retro. Mio fratello, chiarita la questione con la polizia, ora non ha più problemi, è libero. E adesso abbiamo proceduto noi a querelare lui. Vedremo come andrà a finire”.

Eliseo Zanzarelli