Protesta davanti al tribunale: “Avete condannato un innocente”

Una protesta silenziosa davanti ai cancelli del tribunale di Brindisi per gridare la sua innocenza. Biagio Fuso, 70 anni, ex vigile del fuoco ora in pensione, ha fatto la sua comparsa poco dopo le 10 e 30 davanti a palazzo di Giustizia stringendo tra le mani le due aste che sorreggono un lamina con su scritto: “Avete condannato un innocente”. Nessun scenata, nessun clamore. E i carabinieri, dopo aver cercato di convincerlo a desistere dalla protesta, hanno dovuto cedere alla sua ostinazione. Fuso questa mattina era davanti al tribunale perché certo di essere stato vittima di un errore giudiziario. Lo scorso aprile è stato condannato a 2 mesi e 3mila euro di multa per presunte offese e persecuzioni ai danni della moglie di suo nipote, dopo la fine della loro relazione.

“Non ho mai offeso nessuno – spiega, a microfoni spenti, senza riuscire a trattenere le lacrime – Ho vissuto per 70 anni rispettando la legge e soprattutto le persone. Odio le parolacce, odio le offese e non ho mai perseguitato nessuno. Per 70 anni ho condotto una vita ligia, anche sul lavoro. Ho salvato vite lavorando come vigile del fuoco al petrolchimico. Ma anche quando ero fuori servizio. E per questo, a fine carriera, ho ricevuto un encomio. Adesso invece mi ritrovo con questa macchia ingiusta che non posso accettare”.

Fuso avrebbe potuto lasciar perdere, far passare tutto sotto silenzio. Ma quella condanna a suo dire ingiusta, gli pesa sulla coscienza come un macigno. E guai a sottolineare che, in fondo, sono solo due mesi, non è nulla di grave. “Io non accetto nemmeno un giorno di reclusione, altro che due mesi. Non lo accetta la mia coscienza, non lo posso sopportare. Sono innocente e voglio essere riconosciuto come tale, come una brava persona, che non ha mai offeso nessuno. Anche perché – ribadisce con la voce rotta dall’emozione – è così, io non ho mai offeso nessuno. Sono innocente e lo dimostrerò. E chi mi ha condannato deve saperlo, ecco perché sono qui, perché mi veda e capisca”.