Un brindisino l’assassino della gioielliera di Saronno

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Maria Angela Granomelli, 62 anni, uccisa il 3 agosto scorso nella sua gioielleria nel centro della città, a Saronno (Varese). Un uomo, fermato ieri sera, ha confessato nella notte. Si tratta di uno “sbandato”, come è stato definito dagli inquirenti, un disoccupato brindisino di 32 anni che è stato già trasferito nel carcere di Busto Arsizio. Alex Maggio, con piccoli precedenti penali, non conosceva affatto la gioielliera e da giovane aveva fatto l’ausiliario dei carabinieri. E’ anche un appassionato di calcio e proprio mentre insieme alla sua compagna stava godendosi la partita di Champions League, i carabinieri della Compagnia di Saronno hanno suonato al campanello dell’abitazione della donna a Bollate per verificare se quell’uomo segnalato da una persona come molto somigliante a quello ritratto nei fotogrammi diffusi dalla Procura di Busto Arsizio fosse effettivamente l’assassino della negoziante.

L’uomo, residente a Caronno Pertusella e’ nativo di Brindisi e prima di trasferirsi nel Varesotto ha vissuto alcuni anni anche a Lecce. Il suo trasferimento a Bollate risale invece a tre anni fa quando decise di farsi ospitare per un certo periodo dalla compagna. In passato aveva accumulato precedenti penali per reati contro il patrimonio ma non era mai stato in carcere. Assistito dall’avvocato Carlo Alberto Cova, durante la notte ha confessato e ora e’ rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio in attesa dell interrogatorio di garanzia davanti al Giudice preliminare. L’interrogatorio di garanzia potrebbe essere convocato gia’ domani o al piu’ tardi entro lunedi’. Viene invece smentita dai carabinieri la voce secondo la quale a segnalare la presenza dell omicida sia stata una persona vicina di casa della convivente la cui posizione e’ al vaglio degli investigatori. Da chiarire su tutto se fosse a conoscenza che l’assassino di Mariangela Granomelli, fosse stato proprio lui.