Il Pd decide su Consales: “Ma non mi farò processare in contumacia”

“Non mi farò processare in contumacia”. Mimmo Consales conferma la sua presenza alla riunione del Partito democratico cittadino prevista questa sera: incontro che dovrà decidere se confermare o meno la fiducia al primo cittadino, dopo il terzo avviso di garanzia notificatogli in meno di un anno. Per il Pd è il terzo incontro sul caso in una settimana. Ma è anche quello decisivo, poiché sta ai soli consiglieri comunali il potere di determinare il futuro dell’amministrazione targata Consales. E la parola, questa sera, passerà a loro. Nel vertice di maggioranza tenuto venerdì, come un sol uomo, consiglieri, assessori e segretario provinciale, correggendo in parte il tiro rispetto alla posizione ufficiosa delle ore precedenti, hanno dichiarato di non voler interrompere l’esperienza di governo, e di voler dare un’altra possibilità al primo cittadino nonostante le tre inchieste che lo vedono coinvolto. La decisione, come si ricorderà, ha determinato le dimissioni istantanee del segretario cittadino Antonio Elefante. Il quale, tuttavia, sarà presente e aprirà con un suo intervento la riunione di questa sera.

Per conoscere il destino di Mimmo Consales e della sua amministrazione non resta quindi che attendere alcune ore. Di certo, non giocherà a suo vantaggio il secondo blitz della Digos di questa mattina. Gli investigatori diretti dal vicequestore Vincenzo Zingaro hanno fatto nuovamente capolino questa mattina a Palazzo di Città per l’acquisizione di altri atti relativi all’inchiesta che vede il primo cittadino coinvolto, con le accuse di riciclaggio, ricettazione e abuso d’ufficio. La Procura vuole accertare se vi siano collegamenti meno pubblici e più privati, meno leciti e più irregolari, tra l’azienda di Luca Screti (da questa mattina anche lui indagato per ricettazione e riciclaggio) e Consales. Al centro dell’inchiesta, i ventimila euro in contanti versati per conto del sindaco anche dal consulente della Nubile, al fine di estinguere un vecchio debito personale di 300mila euro.
La perquisizione della Digos probabilmente peserà sul vertice di questa sera. Un processo, come lo definisce Consales, al quale non intende sottrarsi. Con quale esito? “Da persona innocente quale mi sento, spero che la sentenza sia positiva”.