Vendola: “Da rivedere l’autorizzazione ambientale a Enel”

“Credo sia giunto il momento di un cambio di passo per la realtà di Brindisi”. Con queste parole il presidente della Regione Nichi Vendola, incontrando i giornalisti, con l’assessore Lorenzo Nicastro, ha introdotto stamani le misure di risanamento ambientale previsti per l’area di Brindisi. Si tratta di tre interventi che puntano alla bonifica dell’area inquinata di Micorosa, e a ridurre il quantitativo di polveri sottili vomitate sul territorio dalla centrale Enel di Cerano e dai camini di Torchiarolo.

Sulla centrale Federico II Vendola ha fatto sapere di aver già inoltrato una richiesta al Ministero dell’Ambiente per riesaminare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), nella quale si afferma che il contributo industriale (pm10) debba essere controllato e ridotto mediante l’applicazione di misure aggiuntive tra le quali la riduzione del 20 percento del limite massimo annuale e di almeno il 10 percento del limite di concentrazione di particolato emesso dall’impianto rispetto all’autorizzato.

L’abbattimento delle polveri sottili è anche l’obbiettivo fissato dalla Regione per il Comune di Torchiaro. Lo strumento scelto è una delibera di giunta, già adottata, che predispone un piano di risanamento della qualità dell’aria, e che fa seguito ad altri interventi già avviati negli anni scorsi. Tra questi: il protocollo d’intesa che ha portato all’installazione di filtri sui camini delle abitazioni.
Infine l’area di Micorosa. Per la bonifica dell’aria, ricadente nel sito d’interesse nazionale Sin, è già stata firmata il 4 dicembre una convenzione tra Regione Puglia, Comune di Brindisi, ministero dell’Ambiente e Sogesid Spa che destina 40 milioni di euro dell’accordo quadro.

“Abbiamo messo a fuoco – ha spiegato Vendola –i problemi che riguardano i cento camini della comunità di Torchiarolo: dotando il comune di risorse finanziarie che possano agevolare i proprietari privati nell’acquisto di quei filtri necessari per abbattere gli inquinanti e diciamo al Comune di Torchiarolo di accelerare, perché lì c’è un dato certificato di sforamento del Pm10”.


“C’è poi – ha continuato – il problema gigantesco che è quello relativo alla centrale eletrica di Cerano: noi chiediamo al Ministero dell’Ambiente di riaprire la procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale, perché non è mai stato valutato il rapporto tra inquinamento di quell’impianto e pregiudizio nei confronti della salute dei cittadini”.
“Contemporaneamente facciamo partire, rispetto al programma storico di bonifiche e risanamento del SIN (sito inquinato di interesse nazionale) di Brindisi, le opere di messa in sicurezza e di bonifica nell’area di Micorosa, dove c’è una falda e dove l’inquinamento è particolarmente pericoloso per la vita di quel territorio”.
Quindi, ha concluso Vendola, “tre interventi di risanamento ambientale, che mi auguro contribuiscano a far cambiare musica nel territorio brindisino”.