Armi chimiche a Brindisi dalla Siria. Il Consiglio dà mandato al sindaco di opporsi

Il Consiglio comunale di Brindisi non perde tempo. Appresa durante la seduta odierna la notizia del possibile trasbordo nel porto di Brindisi dell’arsenale chimico sottratto al regime siriano di Assad, i consiglieri hanno deciso di votare un ordine del giorno che dà mandato al sindaco di opporsi a questa eventualità in tutte le sedi. A sollevare la questione durante l’adunanza è stato il consigliere di Brindisi Bene Comune Riccardo Rossi, che ha comunicati ai colleghi l’indiscrezione pubblicata dalla Stampa. Secondo il quotidiano di Torino il governo sarebbe intenzionato a indicare Brindisi quale porto in cui effettuare il trasbordo della temibili armi chimiche.

E’ un operazione delicata e complessa, che dovrebbe essere eseguita su una piattaforma costruita ex novo a ridosso del porto, col passaggio del carico mortale da una nave a un’altra. Nessuna autorità locale è stata informata dalle alte sfere della possibile scelta. Ma non è escluso che una telefonata al primo cittadino arrivi nelle prossime ore, qualora l’ipotessi dovesse prendere definitivamente forma. In quel caso il Consiglio comunale ha deciso di premunirsi, dando già incarico a Mimmo Consales di opporsi in ogni modo e in ogni sede a tale evenienza.

L’ordine del giorno è stata approvato da tutti i presenti, all’unanimità. Nessun astenuto, nessun contrario.