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Per i credenti, se si vuole, una brutta storia in cui alla fine la divina Provvidenza ci ha messo del suo, salvando le offerte destinate a poveri e bambini dalle grinfie del demonio. Per i profani, solo l’ennesima prova che a Brindisi, mai come in questo periodo, la microcriminalità si dimostra sempre più scatenata, spavalda e sprezzante: anche dei luoghi sacri. E dei giorni sacri.
Perché proprio nella notte dell’Epifania, una banda di ladri dallo scarso senso etico e dalle scadenti attrezzature del mestiere, si è introdotta all’interno della chiesa Santa Maria del Casale, forzando una delle porte laterali in vetro. Obbiettivo dei predoni: la cassetta delle offerte. Un bersaglio facile, accessibile anche ai malviventi meno navigati, e magari sufficientemente ricco, vista la maggiore disponibilità d’animo che in genere pervade i fedeli nel periodo natalizio. Invece no. Armati di piccone i ladri hanno provato a forzare la cassetta una prima volta, una seconda, una terza. Nulla.
Ogni colpo inferto, un frustrante fallimento. Per minuti – l’alto numero di tentativi falliti è testimoniato dalle numerose scalfitture lasciate dal ferro da scasso attorno alla serratura – i ladri hanno provato ad aprire la cassetta, un fiasco dopo l’altro. Anziché avere a che fare con un fragile scrigno di legno o latta così come probabilmente speravano, i rapaci cacciatori d’offerte si sono trovati di fronte a un vero e proprio forziere ancorato al pavimento, forgiato in una pesantissima e resistente lega, da far impallidire le più inaccessibili casseforti.
Avviliti e frustrati, i ladri hanno accentuato il vigore dei colpi, fino a che l’ultimo, il più potente, si è rivelato fatale per il piccone, spezzatosi in due. Resisi conto di non essere stati nemmeno capaci di rubare delle offerte ai poveri, sotto gli occhi misericordiosi delle immagini del Cristo e della Madonna, gli sfortunati e maldestri malviventi hanno dovuto riconoscere la sconfitta, e mestamente guadagnare l’uscita. A tasche, rigorosamente vuote.
Comprensive e ricche di pietà cristiana le parole di don Pio, che preso atto del tentativo fallito di furto, durante la messa di questa mattina, ha invitato i fedeli a un atto di perdono: “Preghiamo per loro – ha esortato – sperando che nessuno si sia fatto male”. Inevitabile, un tocco d’ironia: “Avranno cercato – ha commentato – di anticipare i re magi”.
Emilio Mola