Due soluzioni: una nell’immediato, l’altra per il futuro. E’ quanto è riuscito a ottenere stamani il sindaco Mimmo Consales durante l’incontro con il viceministro agli Interni Filippo Bubbico. Il colloquio, come il precedente, ha avuto quale obbiettivo la ricerca di una risposta concreta all’emergenza microcriminalità esplosa negli ultimi mesi a Brindisi, manifestatasi con un’incessante catena di rapine e furti. “Abbiamo concordato col viceministro – spiega Consales – la possibilità di sfruttare i fondi del Pon sicurezza 2007-2013 non utilizzati da alcuni Comuni italiani. Con queste risorse, parliamo di diversi milioni di euro, potremo investire su una vasta rete di videosorveglianza da installare nella zona industriale. Ovviamente però dovremo sbrigarci col bando, e chiudere tutto entro la fine del 2014”.
Altri soldi, sempre sul fronte sicureza, potrebbero giungere con l’altro Pon appena avviato, quello 2014-2020: “In questo caso dovremo pianificare meglio il lavoro perché le risorse disponibili saranno davvero ingenti, e potremo sfruttare a favore della legalità a Brindisi. Non parliamo infatti solo di videosorveglianza, ma anche dell’utilizzo degli immobili confiscati alla mafia, di occupazione, e ben altro”.
Se i fondi arriveranno o meno bisognerà attendere quindi mesi, se non anni. Le rapine e i furti sono invece piaghe del presente, del quotidiano. Per arginare il fenomeno il sindaco ha già discusso col viceministro e con la sua segreteria della possibilità di rimodulare le risorse umane già presenti sul territorio, in modo da portare in strada più uomini delle forze dell’ordine, di quelli attualmente impiegati.
L’ultima parola in merito però sta al nuovo questore Roberto Gentile, con il quale il primo cittadino si incontrerà venerdì, e che ha già fatto sapere di pensarla allo stessissimo modo.