“Il parere negativo del Comitato regionale Via sull’approdo a San Foca del gasdotto Tap è il segnale evidente che le pressioni politiche leccesi stanno condizionando la scelta per portarla via dalla provincia di Lecce. E’ evidente che il vero obiettivo è l’approdo a Brindisi sebbene il parere espresso a Bari non sia vincolante”.
E’ il commento di Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi che insieme ai colleghi degli altri gruppi di centrodestra (Futuro e Libertà, Brindisi Avanti Veloce, La Puglia prima di tutto e Movimento Regione Salento) aveva presentato l’ordine del giorno con cui Consiglio comunale di Brindisi ha deliberato alla unanimità la propria contrarietà all’approdo del gasdotto TAP a Brindisi.
Eppure, nonostante i soci del consorzio “Trans Adriatic Pipeline” abbiano deciso che l’approdo della condotta destinata a portare il gas del Caspio in Italia debba essere San Foca (Lecce), la Regione insiste a dare il proprio parere negativo. Segno, secondo D’Attis, che la moral suasion dei politici leccesi conti più di quella – ammesso che ci sia – dei brindisini. Se tali dovessero rimanere i fatti, il rischio è che l’ipotesi Brindisi torni a essere presa in considerazione al posto di San Foca.