Via Colonne, fontanella chiusa: abitanti in rivolta

Una delle zone più caratteristiche della città, una delle poche fontane rimaste nel centro cittadino e un cartello dettato dall’esasperazione di una situazione che va avanti da tre anni. Si presenta così lo spiazzo di via Colonne, la strada che dal Duomo porta alla scalinata virgiliana.
Da poche ore qualcuno ha lasciato un biglietto di protesta, la fontana non funziona da più di tre anni e gli abitanti della zona non ne possono più, vogliono che il problema venga risolto e chiamano in causa l’Amministrazione comunale.
“C’è stato detto di non preoccuparci, dopo essere stati sbattuti da un ufficio all’altro un ingegnere comunale ci ha promesso una soluzione in tempi brevi” si lamentano all’unisono chi, quella piazzetta, la abita “un tecnico, subito dopo, è venuto per un sopralluogo ma niente è cambiato. La fontana continua a non funzionare”
E’ un problema sentito un po’ da tutto il vicinato, ognuno vuole dire la sua, raccontare l’esperienza personale per quello che è, a tutti gli effetti, un pezzo di casa.
La fontana serve a noi e a chi passa per questa strada” continuano “turisti che in mancanza di altro ci chiedono un pò d’acqua da bere o per sciacquare le mani dei loro figli, non è nostro compito farlo anche se non ci tiriamo mai indietro. Ma adesso basta”. 
Via Colonne, soprattutto nel periodo estivo è molto frequentata sia dai brindisini che dai turisti che, in un ideale percorso storico, la attraversano, dopo aver visitato la Cattedrale o il museo archeologico, per sbucare davanti alla scalinata delle colonne romane. Una zona di Brindisi bellissima ma non sempre valorizzata e spesso lasciata alla mercé di vandali: graffiti e spazzatura fanno bella mostra di sé.
“Vogliamo che la fontana torni a funzionare, siamo stufi di questa situazione d’abbandono” dice una signora particolarmente esasperata “vivo qui da cinquant’anni, questa è la mia casa, la mia fontana. Ci bevevano i miei figli dopo aver giocato a calcio con i ragazzi della via, perché oggi mio nipote non può fare la stessa cosa?”. Una domanda legittima ma senza nessuna risposta da parte del Comune.
Un anziano, seduto davanti l’uscio della sua casa, alza la voce “Ci hanno promesso l’intervento degli operai”.
Intervento che, come l’acqua, non si è ancora visto.

Gianmarco Sciarra