A Matera il Brindisi resta di sasso

MATERA 3
BRINDISI 0

MATERA: Bifulco, Pino, Bassini, Tundo, De Franco, Fernandez, Orlando, Marsili, Picci (83′ Girardi), Iannini (dal 68° Roselli), Carretta (dal 61°’ Lauria). In panchina: Spilabotte, Ciano, Liberacki, Sbardella, Letizia, Pagliarini. Allenatore: Cosco
BRINDISI: Peschechera, Iaboni, Liotti, Troiano, Sicignano, Cacace, Vetrugno (dal 61° Gasperini), Pollidori, Gambino, Pellecchia (dall’80° Ancora), Fella (dal 52° Favia). In panchina: Novembre, Akuku, Pinto, Greco, Vantaggiato, Loiodice. Allenatore: Ciullo
Arbitro: Dionisi de L’Aquila assistito da Innaurato di Lanciano e Basile di Chieti.
Marcatori: nel primo tempo al 14° Picci ed al 23° Iannini, nella ripresa al 9° Iannini
Note: spettatori circa duemila di cui oltre trecento provenienti da Brindisi; espulso al 44° Iaboni (BR) per doppia ammonizione

Un Brindisi brutto, abulico, inconcludente, senz’anima e senza attributi, malmesso in campo ed assolutamente inguardabile si fa umiliare, davanti ad oltre trecento aficionados giunti dal capoluogo messali, da un Matera quasi incredulo di fronte a tanta pochezza ed approssimazione degli avversari.
Mi piacerebbe salvare qualcuno da questo pesante giudizio ma, pur scervellandomi, non c’è stato nessuno degli uomini scesi in campo che, a mio avviso, abbia meritato la sufficienza ed ancor più pesante e senza attenuanti è il giudizio nei confronti della guida tecnica che, di fatto, ha reso ancor più semplice il compitino agli uomini di mister Cosco, schierandogli di fronte una formazione sperimentale, senza né capo né coda.
Perdere giocandosela fino in fondo ci sarebbe potuto anche stare in casa del Matera, ma presentarsi in campo avverso con la tremarella fra le gambe e mostrando il collo al proprio carnefice come un agnello sacrificale assolutamente no, è vergognoso.
Assolutamente fuori di luogo e fuor di logica è apparso l’esperimento di schierare, in una partita così impegnativa e senza alcuna reale necessità tecnica o tattica, Daniele Vetrugno a centrocampo, irriconoscibile Davide Cacace, con grosse responsabilità in entrambi i gol subiti nella prima frazione di gioco, da sucida l’atteggiamento del giovane Iaboni che ha macchiato la sua già brutta prestazione con due fallacci da tergo sul suo diretto avversario sfuggitogli al controllo, che non potevano che essere sanzionati dal direttore di gara col cartellino giallo, lasciando così i compagni in dieci uomini già nel corso del primo tempo, con il Brindisi già sotto di due reti.
Assolutamente nullo il centrocampo biancazzurro, impalpabile Saverio Pellecchia e non pervenuti Fella e Gambino dal momento che non vi è da registrare nessuna occasione da gol per gli ospiti nell’arco dell’intera partita fatta eccezione per una velleitaria conclusione da lontano terminata fuori.
Il Brindisi è in partita solamente nei primi dieci minuti, poi lascia completamente il campo aglio avversari: la rete del vantaggio materano nasce da un errato disimpegno difensivo di Cacace che manda il pallone ad impattare sulla schiena di Carretta che si impossessa del pallone, crossa in area per la testa di Picci che con un morbido pallonetto beffa Peschechera in uscita e mantiene la promessa fatta in settimana di segnare ancora una volta contro la sua ex squadra.
Altro errato disimpegno difensivo intorno al 20° e Iannini, con un tiro teso da fuori area, sorprende Peschechera, decisamente lento e poco reattivo nel tuffarsi sulla propria destra: 2 a 0 e palla al centro.
Il Brindisi è completamente in balia dell’avversario e mister Ciullo assiste insensibile e con le mani in tasca alla disfatta che si sta materializzando in campo
Iaboni, e non è la prima volta in questa stagione, perde la testa e, pur essendo già stato ammonito, all’ennesima fuga sulla sua fascia di Carretta, gli piomba addosso da tergo atterrandolo, il secondo giallo, accompagnato dal rosso, rendono inevitabile la via degli spogliatoi
Nel corso della ripresa Ciullo ci mette del suo ed inserisce in campo Favia al posto di Fella, cioè un mediano al posto di un attaccante quando si è in svantaggio di due gol e questo stato confusionale che regna in campo ed in panchina agevola la terza marcatura dei padroni di casa, complice l’ennesima fuga sulla fascia, questa volta destra, e cross in area dove il solito Iannini punisce ancora una volta Peschechera.
Mentre si scaldano Loiodice e Ancora, Ciullo decide di mettere in campo Gasperini al posto di Vetrugno, non si comprende a quale fine, dal momento che si tratta di due calciatori dalle identiche caratteristiche e solamente a pochi minuti dalla fine si decide di inserire un secondo attaccante, Cristiano Ancora, al posto dell’ormai nullo Pellecchia, ma oramai la partita è andata e, quasi allo scadere, Peschechera compiendo l’unica parata della partita, evita la quarta capitolazione.
È evidente che qualcosa si è rotto nell’ingranaggio della squadra e che la pausa di campionato di domenica prossima deve essere utilizzata per porre rimedio alla situazione: fra due settimane sarà ospite del Fanuzzi il Monopoli ed il Brindisi, che ha decisamente bisogno di uno scossone per rimettersi in sesto, non può permettersi altre figure barbine in questo campionato che, tutto sommato, numeri alla mano, resta ancora alla portata dei biancazzuri a condizione, ovviamente, che prestazioni brutte e vergognose come quella vista in campo a Matera non debbano ripetersi.
Alessandro Caiulo