
Altri sei mesi di reclusione oltre ai quattro anni che dovrà espiare per una condanna definitiva per riciclaggio: paga così Tonio Rametta il momento di rabbia vissuto all’interno della questura di Brindisi al momento dell’arresto per l’ordine di carcerazione. Rametta è stato processato con rito direttissimo.
Negli uffici della sezione Volanti, dopo l’arresto, aveva aggredito e minacciato di morte alcuni poliziotti, danneggiando anche alcuni arredi: 38 anni, brindisino, Rametta era stato così arrestato anche per resistenza e minacce gravi a pubblico ufficiale nonché danneggiamento aggravato di beni di Stato.
La pena definitiva è relativa a una condanna per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio che gli è stata comminata dalla Corte d’Appello di Lecce nell’ambito dell’operazione Atlantide. Rametta è rinchiuso nella casa circondariale di Brindisi.