Morto in ospedale a 36 anni. L’autopsia rivela: embolie intestinali

SAN DONACI – Si è conclusa poco dopo le 17 l’autopsia sul corpo di Giovanni Fortunato, il 36enne di San Pietro Vernotico morto in ospedale lo scorso 19 agosto, dopo dieci giorni di ricovero, per cause che proprio l’esame autoptico effettuato questo pomeriggio sarà chiamato a rivelare. A disporlo, il pubblico ministero Savina Toscanini che sul caso della morte del giovane ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: 28 i nomi iscritti nel registro degli indagati tra medici e infermieri degli ospedali “Perrino” di Brindisi e di San Pietro Vernotico.
Obiettivo dell’inchiesta, accertare se Giovanni Fortunato sia morto per cause indipendenti dall’operato medico, o se al contrario siano stati commessi errori dal personale tali da compromettere il decorso della malattia. Alla luce dei primi risultati dell’esame autoptico a causare la morte del36enne sono state delle microembolie intestinali. Se inevitabili o legate in qualche modo a responsabilità mediche, saranno i successivi approfondimenti a stabilirlo.
Fortunato giunse all’ospedale di San Pietro il 6 agosto scorso accusando forti dolori all’addome. Fu subito sottoposto agli esami di rito dai quali, stando a quanto riferisce l’avvocato Raffaele Missere che assiste i famigliari, emersero già elementi sufficienti a individuare l’infezione intestinale in atto. Fu tuttavia dimesso, salvo poi essere nuovamente ricoverato presso l’ospedale Perrino di Brindisi per un presunto ictus.
Giorni dopo il ricovero, durante i quali non si riuscì a venire a capo del problema, il 36enne fu trasferito nel reparto di Nefrologia. E solo in quel momento fu chiesta una Tac, dalla quale emerse la gravità delle condizioni del paziente. Fortunato fu operato d’urgenza, poco dopo la mezzanotte del 17 agosto. Morì 24 ore dopo.
Devastata da una tragedia che poteva probabilmente essere evitata la famiglia di Giovanni Fortunato si è rivolta all’avvocato Missere e sporto una dettagliata denuncia all’autorità giudiziaria. Alla quale ha fatto seguito la decisione della Procura di disseppellire la salma e sottoporla a esame autoptico. L’incarico è stato affidato al medico legale Biagio Solarino che, alla presenza dei periti di parte, ha effettuato questo pomeriggio l’autopsia, riservandosi di depositare i risultati non entro novanta giorni.