Il Comune ricorre al Tar contro la Regione: “La discarica di Formica non va riattivata

La Giunta comunale di Brindisi ha conferito incarico ai legali dell’Ente di presentare, nella giornata di domani, un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Bari per chiedere l’annullamento, previa sospensiva (anche ‘inaudita altera parte’), della determina con cui la Regione Puglia ha rinnovato l’Autorizzazione Integrale Ambientale per l’impianto di “Formica Ambiente” dedito al trattamento ed allo smaltimento di rifiuti pericolosi e non. Nel ricorso l’Amministrazione Comunale fa rilevare come appare incomprensibile il fatto che sia “maggiormente rispondente anche all’interesse pubblico di tutela della salute e del territorio” la riattivazione di una discarica di rifiuti pericolosi. Ai giudici amministrativi, inoltre, viene fatto rilevare che il parere favorevole con prescrizioni formulato dal Comune nella conferenza di servizi è stato chiaramente rilasciato al netto della Valutazione del Danno Sanitario, anche perché questa valutazione non rientra nelle competenze dell’Ente locale.

E non è un caso che il Sindaco Consales, subito dopo la conferenza di servizi, fece rilevare alla Regione Puglia ed all’Asl BR/1 la necessità di effettuare tale imprescindibile accertamento “per escludere danni sanitari correlabili all’esercizio dell’impianti in argomento” e “per una preventiva identificazione degli esiti sanitari indesiderati delle ripercussioni nelle aree circostanti, già gravate da un carico sanitario rilevante”. I legali del Comune, pertanto, fanno rilevare la violazione del principio di precauzione, la violazione di legge ed un eccesso di potere, oltre alla violazione della legge regionale n. 21 del 2012 contenente “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate ad elevato rischio ambientale”, tra cui figura espressamente l’impianto di contrada Formica a Brindisi.