Le banche gli avevano chiuso le porte in faccia, imprenditore dissanguato dagli usurai: quattro brindisini arrestati dalla Mobile

La vittima era stata dissanguata con prestiti con tassi d’interesse che raggiungevano il 300%: ridotto sul lastrico e incapace di fare fronte alle continue pressioni per la restituzione del denaro, un imprenditore ha denunciato i suoi quattro aguzzini.
Questa mattina all’alba i quattro, tutti brindisini, sono stati tratti in arresto dalla squadra mobile di Brindisi in esecuzione di altrettante ordinanze di arresti domiciliari richieste dai pm Alberto Santacatterina (Dda di Lecce) e Marco D’Agostino (procora di Brindisi).
Gli episodi sono andati avanti sino al 2013, quando cioè la vittima si è rivolta alla squadra mobile per raccontare quello che gli era accaduto: anch’egli vittima della crisi economica e con le banche che gli avevano chiuso le porte in faccia, per portare avanti la sua azienda era stato costretto a rivogersi agli aguzzini. Anzi ai “Sanguisuga”, come è stata denominata l’operazione della Mobile.