Fabbrica e fa esplodere una bomba sul terrazzo: 16enne nei guai

Sperava forse in una deflagrazione più contenuta. Ma si sbagliava. L’esplosione avvertita domenica sera in via Buozzi a Mesagne di un ordigno fabbricato in casa da un 16enne col bernoccolo per i “botti”, si è rivelata di gran lunga più potente di quanto preventivato. Tanto, da gettare nel panico l’intero quartiere Seta e richiedere l’intervento della Polizia. Agli agenti del commissariato di Mesagne che lo hanno subito individuato, il giovane autore della bravata, E. S., ha spiegato di aver trovato le istruzioni sul web e di aver fatto deflagrare sul terrazzo di casa il materiale esplodente raccolto in una scatola, al solo scopo di disfarsene. Ma non si aspettava una simile esplosione. Scuse e giustificazioni che non gli hanno tuttavia evitato la segnalazione al tribunale dei minori di Lecce per detenzione e fabbricazione di congegni esplosivi.

La ricostruzione.
Stando a quanto riferito dai testimoni la deflagrazione è stata avvertita in tutto l’isolato poco dopo le venti di domenica sera. I vetri delle finestre hanno tremato così forte da far credere ad alcuni abitanti che si trattasse addirittura di un terremoto. Qualche vicino aveva già chiamato il 113 e quando la pattuglia con gli agenti del commissariato di Mesagne si è portata sul posto, per strada c’era anche E.S. che alla vista dei poliziotti si è avvicinato spontaneamente e ha raccontato tutto.
In quello scatolone, ha spiegato, c’erano nitroglicerina, nitrato di ammonio, acetone, carbonio e tante altri composti esplodenti di pericolosissima entità. Il giovane aveva sistemato la miscela, suddivisa in piccole dosi – stando al racconto fatto agli investigatori – all’interno di alcuni barattoli di latta e poi posti dentro un contenitore. “Mi ero accorto che ormai avevo troppo materiale esplosivo in casa e poteva essere pericoloso – ha raccontato E.S. alla polizia – e ho deciso di disfarmene facendolo saltare in aria in momenti distinti della serata ma non pensavo che il risultato sarebbe stato questo. Scusatemi”.
In via Buozzi, dopo pochi minuti, è giunto anche l’artificiere Giuseppe Radaelli che ha provveduto a isolare la zona e raccogliere tutto il materiale esplosivo che era ancora in casa del ragazzino. Nella stessa serata l’artificiere della Polizia di Stato ha fatto brillare in aperta campagna un’altra parte di nitroglicerina (composto chimico instabile e difficile da gestire) ritrovata nella stanza del 16enne dopo la perquisizione domiciliare.
Il ragazzino è diventato uno specialista di esplosivi e un fabbricatore di bombe grazie a internet. La sua collezione di elementi e miscele esplodenti era così vasta da far credere agli inquirenti che dietro la sua “passione” ci fosse la mano di un adulto e invece, dopo diverse verifiche è stato ben accertato che non è così. Il 16enne ha detto ai poliziotti di aver appreso tutto attraverso i video che si trovano su Youtube e le istruzioni di come comporre le miscele da internet. Il materiale esplosivo che è stato sequestrato (circa 600 grammi) è facilmente acquistabile ma il giovane avrebbe dichiarato alla polizia di averlo comperato sempre sul web.

Maristella De Michele