Bancomat fatti esplodere con il gas: cinque condanne

Le loro imprese erano quasi diventate leggendarie, soprattutto per la tecnica innovativa usata: il gas, e non le motopale, per abbattere i bancomat. Ora per la banda arriva il momento di pagare il conto:

il gup del Tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi, ha emesso cinque condanne: 6 anni e due mesi per Pietro Leone, di Villa Castelli; cinque anni e otto mesi  per Cosimo De Rinaldis, di Ceglie Messapica e Gianluca Giosa, di Brindisi; cinque anni per Francesco Barnaba e Oronzo D’Urso, entrambi di Ceglie Messapica.

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I cinque furono arrestati in flagranza l’8 agosto 2013 a Monteiasi (Taranto), mentre  cercavano di far esplodere il bancomat (le immagini sono relative a quella spettacolare cattura) e per questo sono già stati giudicati dal Tribunale di Taranto. Poi l’11 dicembre, su richiesta della procura di Brindisi, furono notificate in carcere cinque ordinanze di custodia cautelare per altri quattro furti compiuti nel Brindisino.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri: agli imputati sono state contestate le accuse di associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio, furto consumato e tentato aggravato, detenzione illegale di materiale esplodente aggravato e di armi comuni da sparo.