La Tac si rompe, malata di cancro rispedita a casa: “Le faremo sapere”

Ha atteso più di una settimana per sottoporsi a una tac con l’angoscia di una diagnosi grave: cancro all’intestino. E quando si è presentata in clinica per sottoporsi alla tomografia ha scoperto che la macchina era in tilt e che non c’erano tecnici in grado di ripararla. Così le hanno rimborsato il ticket e l’hanno rimandata a casa, quasi come avviene quando un concerto viene annullato. Ma qui non si trattava di uno spettacolo e in ballo c’è la vita di una persona.

E’ accaduto questa mattina alla clinica Salus di Brindisi, protagonista una donna di 69 anni che a fine luglio si è sottoposta a colonscopia con una diagnosi di quelle che tagliano le gambe a chiunque, carcinoma, e la richiesta del medico di sottoporla a una tac urgente per stabilire dimensioni e caratteristiche del tumore.

La prenotazione è avvenuta attraverso presso il Cup della Asl di Brindisi che ha individuato nella clinica Salus la struttura che per prima aveva un posto disponibile per effettuare la tomografia assiale computerizzata.

Per tutta la notte scorsa la pensionata ha effettuato la preparazione che prevede l’assunzione di un liquido per la tac con mezzo di contrasto. Stamattina si è presentata alle 9 ma la macchina era rotta. Il personale medico ha sollecitato l’intervento dei tecnici per la riparazione e ha atteso invano che qualcuno si presentasse per rimettere l’apparecchiatura in condizioni di offrire il servio.

La donna ha aspettato pazientemente sino a quando non l’hanno informata che la tac era rinviata e che poteva ritornare alla cassa per farsi rimborsare il ticket. “Sulla nuova data le faremo sapere”, hanno comunicato.

Con una diagnosi di quel genere e nella consapevolezza che ogni giorno può essere prezioso per una soluzione positiva della patologia, la famiglia della paziente non avrebbe voluto certo il rimborso, ma una soluzione rapida che non è arrivata. E così ha cercato una nuova strada, riprendendo la propria battaglia contro il tempo.