L’eroico intervento del bagnino di Lido Risorgimento, poi finito in ospedale, dello stesso proprietario della spiaggia, Franco Iaia, e soprattutto una fantastica catena umana che ha visto insieme tutti i bagnanti di lido Poste hanno consentito intorno alle 12.30 il salvataggio di almeno quattro bagnanti in difficoltà, risucchiati dalla risacca e sommersi a pochi metri dalla riva.
E’ stato un Ferragosto di paura e tensione, ma anche di una straordinaria testimonianza di solidarietà che ha accomunato decine di persone giunte sull’arenile per trascorrere una tranquilla giornata di festa e che sono stati protagonisti di una giornata che ricorderanno per tutta la vita.
E’ dalle prime ore del mattino che su questo tratto di spiaggia libera, tra lido Risorgimento e lido vigili del fuoco, si registrano casi di bagnanti in difficoltà. Molte persone hanno trascorso la notte sulla spiaggia e hanno ripreso a tuffarsi già dalle prime ore del mattino. Le condizioni del mare però sono cambiate rispetto a ieri. Il maestrale non è fortissimo ma crea una risacca importante pochi metri lontano dalla riva.
Più volte i bagnini dell’attiguo Lido Risorgimento sono intervenuti per riportare a riva persone in difficoltà davanti alla spiaggia libera. Ma all’ora di pranzo, poco dopo mezzogiorno, la situazione è precipitata all’improvviso.
Il primo a ritrovarsi in difficoltà è stato un giovane disabile che si stava bagnando a pochi metri dalla riva. Le sue urla hanno richiamato l’attenzione di chi si trovava a riva. Diverse persone si sono buttate in acqua e, a fatica, sono riusciti a riportarlo a riva. Aveva bebuto parecchio ed era spaventato, ma stava tutto sommato bene.
Neanche il tempo di festeggiare che, a una decina di metri dalla riva, un altro gruppetto di persone ha attirato l’attenzione chiedendo aiuto. Una maledetta risacca che, apparentemente inoffensiva, rendeva complicato il rientro a riva soprattutto a chi non è un esperto nuotatore.
Sono scattati immediatamente i soccorsi: quatto o cinque ragazzi del personale di Lido Risorgimento si sono tuffati in aiuto del bagnanti in difficoltà. Ma le operazioni si sono dimostrate subito difficili. Portavano con loro un salvagente a forma di capsula legato a una cima. A questo punto, decine di persone che stavano osservando ciò che accadeva dalla riva hanno deciso di formare una catena umana, uno accanto all’altro, braccio contro braccio, facendosi coraggio a vicenda e sostenendo moralmente i ragazzi che si erano tuffati. Si passavano la corda l’un l’altro e tiravano.
Ma questo ancora non bastava. Da Lido Risorgimento il proprietario, Franco Iaia, ha messo in mare il pattìno di salvataggio. Era completamente vestito ma si è reso conto che anche i suoi ragazzi, tra cui il bagnino che per arrivare prima aveva calzato le pinne, erano loro stessi in difficoltà. Ma a poche decine di metri di distanza dalla riva un’onda ha sollevato il pattino facendolo roteare e ribaltare. Per miracolo Iaia non è stato travolto dall’imbarcazione ed è riuscito a tornare a riva a nuoto ma solo dopo che tutti erano in salvo.
Nel frattempo era arrivato anche il bagnino di lido Granchio rosso e la catena umana continuava ad aiutare i soccorritori. A fatica, uno alla volta, i bagnanti in difficoltà sono stati portati a riva.
Il bagnino di Lido Risorgimento Giansaverio Stano, stremato, sulla battigia ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale dall’ambulanza che nel frattempo era giunta sul posto.
Un Ferragosto di coraggio e di eroismo, con tanti protagonisti e per fortuna nessuna vittima. Tanto che ora tutti, sulla spiaggia, si stanno godendo la parmigiana e l’anguria ghiacciata. Ben lontani dalla riva.