Senza traccia, 16 persone scomparse in Puglia solo nel 2013

Senza traccia. Sono oltre 1.800 le persone di cui non si hanno più notizie in Puglia e «solo nel 2013 sono stati registrati 71 nuovi casi (51 uomini e 20 donne) dei quali 55 si sono conclusi con il ritrovamento mentre 16 persone non sono ricomparse».
Lo ha reso noto il presidente regionale di Penelope Puglia, Antonio Genchi, la cui associazione si occupa di persone scomparse in 15 regioni italiane.
Genchi, insieme con il presidente nazionale di Penelope, Antonio Maria La Scala, ha presentato, oggi a Bari, un opuscolo informativo che verrà distribuito in cinquemila copie nelle scuole del capoluogo pugliese. «È necessario – ha sottolineato La Scala – innanzitutto far conoscere il fenomeno e informare le famiglie su cosa fare e a chi rivolgersi nei casi di scomparsa che nel nostro Paese sono sempre più frequenti: c’è chi va a messa o a mangiare una pizza, e non torna più». In Italia, secondo l’ultima relazione del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, dal ’74 a oggi non si ha più traccia di circa 29mila persone.
«Anche se – ammette Genchi – è difficile avere un censimento esatto perchè non c’è un obbligo per le autorità di sicurezza a comunicare i casi alle associazioni come la nostra». Genchi, ringraziando il comando provinciale dei carabinieri di Taranto, che definisce «tra i più sensibili e collaborativi», ricorda che in Puglia gli allontanamenti dei minorenni riguardano in particolare «fughe da comunità dove sono in attesa di affido» oppure, nel caso degli «stranieri, l’abbandono di strutture di accoglienza per raggiungere parenti o referenti in altri Stati europei». Ma ci sono stati anche casi «di sottrazione da parte di un coniuge in coppie separate e casi di pedofili che hanno rapito bambini». Secondo gli ultimi dati sui minori stranieri, aggiornati al 2012, in Puglia dal 1974 ne sono scomparsi 898. Questi numeri piazzano la Puglia al quarto posto in Italia dopo Lazio, Lombardia e Campania.