Uno dei primi atti della nuova vita amministrativa di Mimmo Mele, eletto sindaco di Carovigno il 10 giugno 2013, fu quello di celebrare in grande stile una sorta di gemellaggio tra il suo Comune e l’Honduras, spendendo circa 20 mila euro tra biglietti aerei, hotel, ristoranti e persino fiori. Il problema è che l’associazione che organizzò l’evento, denominata “Donne e società”, fu costituita solo due giorni prima della manifestazione mentre l’impegno di spesa risaliva addirittura a una ventina di giorni prima. Insomma, le cose non quadrano, o almeno questo sostiene l’ex sindaco di Carovigno (e attuale consigliere comunale d’opposizione) Angelo Lanzillotti che sulla vicenda ha presentato un esposto in procura.
Dall’esposto è nata un’inchiesta, affidata al pm Milto De Nozza, che dovrà determinare se – come ipotizza Lanzillotti – esistano estremi di reato.
Mele è stato eletto il 10 giugno 2013. Il 25 giugno viene protocollata la richiesta dell’associazione “Donne in società” per organizzare a Carovigno una manifestazione che vuole favorire un approccio “istituzionale, umanitario e culturale in ossequio alla convivenza tra i popoli”. Il giorno dopo, il 26 giugno, in tempo record, la delibera è già bella e firmata con un impegno di spesa di poco più di quattromila euro. Che poi arriveranno a 20 mila. Ma l’associazione “Donne in società” viene costituita solo il 10 luglio 2013, ossia dopo la richiesta di gemellaggio e l’atto comunale.
L’evento si svolge tra il 12 e il 14 luglio 2013 e vede la partecipazione di una serie di personaggi che vengono presentati come diplomatici honduregni. Arrivano anche due russi, indicati come rappresentanti di un “Centro culturale e commerciale italo-russo”.
Lanzillotti, insieme alla moglie Simona Pino D’Astore e all’assessore Maria Pascale, pochi giorni dopo, tengono una conferenza-stampa illustrando le stranezze e le presunte irregolarità della vicenda. Poi l’esposto in Procura e le indagini delle quali si attendono gli esiti.