Il primo a essere stato riconosciuto è stato Giorgio Esposito, che ha 19 anni e tutti conoscono come “Spadino”: la sua andatura goffa e il suo metro e 93 centimetri ne fanno il “pivot” dei rapinatori brindisini. Il suo compare, Alessandro Occhineri, tre anni più grande ma molti centimetri più basso, è stato invece beccato mentre stava per recuperare una pistola-giocattolo e uno scooter per compiere una nuova rapina.
La squadra mobile di Brindisi, coordinata dal vicequestore Alberto Somma, sfrutta al meglio le conoscenze dei suoi uomini della sezione antirapina e continua a lavorare sotto traccia, ma in modo molto efficace, per arginare il picco di criminalità che ha coinvolto (e sconvolto) il capoluogo nelle ultime settimane.
Esposito e Occhineri sono stati raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gup Maurizio Saso su richiesta del pm Valeria Farina Valori. A Esposito il provvedimento è stato notificato in carcere dove si trova da una decina di giorni, sempre arrestato dalla Mobile, per una rapina effettuata presso una gioielleria di Galatina.
Nell’ordinanza i “colpi” per i quali si ha certezza della loro responsabilità sono due: il primo, la sera del 18 ottobre, presso la tabaccheria Annicchiarico al villaggio Pescatori, quando due banditi fecero irruzione armati di una pistola modello “Glock” (identica a quella poi sequestrata a Occhineri) e con in testa caschi, facendosi consegnare l’incasso e fuggendo a bordo di un’auto.
Il secondo, il 30 ottobre, presso il magazzino Decathlon: anche qui irruzione con pistola Glock, caschi da mototiclisti e sciarpe calate sul volto. In fuga questa volta a bordo di uno scooter.
Per il momento le accuse nei confronti della coppia si fermano qui, ma i due sono fortemente sospettati per l’assalto a un’altra tabaccheria, quella di via Bezzecca, e per l’irruzione in qualche supermercato.
I due sono rinchiusi nella casa circondariale di Brindisi con l’accusa di duplice rapina aggravata in concorso.
Nei giorni scorsi gli investigatori della squadra mobile avevano già chiuso il cerchio intorno al rapinatore solitario che il giorno di Ognissanti aveva assaltato, in pieno giorno e in pieno centro, il negozio della catena Alcott.