“Alenia assume rumeni e nessun brindisino. E i politici stanno a guardare”

Alenia continua a deludere i brindisini, preferendo assumere rumeni nello stabilimento di Grottaglie, anziché giovani disoccupati brindisini. E’ quanto denunciano in una nota congiunta il consigliere comunale di Noi Centro Cosimo D’Angelo e l’ex consigliere provinciale Antonio Caliandro, rimproverando tanto alla società quanto ai politici locali, regionali e nazionali la responsabilità di aver completamente abbandonato al proprio destino i disoccupati di Brindisi.

“Forse non tutti ricorderanno – scrivono D’Angelo e Caliandro – che l’azienda doveva investire proprio a Brindisi e realizzare qui il suo stabilimento in considerazione del profondo legame storico e sociale esistente nel settore aeronautico. Poi con colpo di mano dell’allora Presidente della Giunta Regionale Raffaele Fitto, si decise che l’ubicazione di tale stabilimento non era più Brindisi, ma Grottaglie. Gli ottimisti comunque vedevano in quegli investimenti, soprattutto di natura pubblica, la possibilità per tanti nostri giovani, di un approdo lavorativo qualificato e qualificante.
Oggi grazie alla denuncia fatta da un sindacato autonomo (Fismic Confsal), oltre che dalle segnalazioni pervenute da tantissimi giovani delusi, si viene a conoscenza di una la presenza rumena in azienda sempre più corposa in luogo di uno sbocco occupazionale locale”.

“Premesso – si precisa nella nota – che è lontano dalla cultura degli scriventi ogni forma di xenofobia, appare assolutamente inopportuna l’attuale politica di gestione delle risorse umane da parte della società Alenia, se si considera l’elevato tasso di disoccupazione ed disagio sociale che i tra i giovani brindisini si registra.
Ecco perché gli scriventi stigmatizzano il comportamento della società Alenia Aermacchi, dei politici regionali e nazionali il disinteresse accumulato in questi anni in ordine alla problematica occupazionale che è divenuta esplosiva, rappresetando la vera polveriera della nostra provincia”.