Beni per 500 mila euro sequestrati a un affiliato alla Scu

I carabinieri del nucleo investigativo di Brindisi hanno proceduto al sequestro anticipato di beni immobili e mobili intestati o riconducibili a Benito Clemente, 36 anni, di San Donaci, già condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso.
il provvedimento è stato richiesto dalla Dda di Lecce, ed è stato emesso dal Tribunale di Brindisi – sezione penale – ufficio misure di prevenzione, che ha applicato la normativa antimafia.
Il valore complessivo dei beni è di oltre 500.000 € e comprende due immobili, un locale deposito, un lastricato solare, due terreni agricoli, due autovetture (una Fiat 500 nuovo modello e un’Audi a3) e un motociclo (Aprilia 850).
Oltre i beni elencati sono stati sequestrati, sempre ai fini della confisca, 54.000 € in contanti, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri, nel 2015, presso l’abitazione di Clemente nel corso di una perquisizione domiciliare.
Le indagini hanno consentito di accertare la sproporzione tra redditi e beni infatti, dal 2004 al 2014, il nucleo familiare di Clemente ha potuto disporre dunque della somma complessiva di poco più di 60.000 euro, inidonea a giustificare i beni acquistati nello stesso periodo.
Ci sono poi le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che lo indicano quale sodale esponente clan Scu“dei mesagnesi”- gruppo “Vitale”.