Omicidio di “Hugo”, assolta la moglie: il pm aveva chiesto l’ergastolo

Una donna di origini tedesche, Cristiane Klaus (nella foto), 57 anni, è stata assolta oggi dall’accusa di aver ucciso per motivi abietti il compagno, Eggo Buthz, 70 anni, il 25 luglio del 2006 in una masseria di Lamaforca, alla periferia di Ostuni. Il pm, al termine di un processo con rito ordinario che si è celebrato dinanzi alla Corte d’Assise di Brindisi e che è iniziato lo scorso anno aveva chiesto l’ergastolo per la Klaus e la condanna a 3 anni e 6 mesi per un presunto complice, Cosimo Galante, di Mesagne , 70 anni, per reati minori, tra cui la sottrazione di beni sottoposti a sequestro per l’appropriazione di alcuni valori che si trovavano all’interno della masseria che secondo l’accusa aveva svelato nel 2010 il piano omicida della donna che aveva quindi ordinato l’assassinio del convivente per impossessarsi di denaro.
Mai identificato l’esecutore materiale del delitto. Per le ipotesi marginali la Corte ha deciso la condanna a 2 anni di reclusione per la donna, a 1 anno e 9 mesi per l’uomo, concedendo loro la sospensione condizionale della pena. Prescritti altre ipotesi d’accusa sempre di rilievo marginale rispetto all’omicidio.
Buthz, che per lungo tempo aveva gestito un pub in cui serviva wurstel, crauti e birra tedesca in riva al mare di Pantanaggianni, nel Brindisino, fu massacrato a colpi di bastone sul terrazzo della sua tenuta.
Nella lavatrice furono poi trovati 34mila euro in contanti. La difesa dei due imputati, sostenuta da Roberto Palmisano, aveva incentrato la propria arringa difensiva, proprio sull’insufficienza di prove per sostenere un’affermazione di responsabilità al di là di ogni ragionevole dubbio.