Imprenditore si toglie la vita a Cisternino. Forse le difficoltà economiche alla base del gesto

Un imprenditore di 37 anni A.A. di Cisternino questa mattina si è tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione, lasciandosi andare dalla ringhiera del balcone al primo piano in contrada Chiobbica. L’uomo, stando alle verifiche effettuate dai carabinieri, negli ultimi tempi soffriva di depressione a causa di alcune difficoltà economiche riconducibili al suo bar di Martina Franca. E’ stata la moglie a fare la terribile scoperta alle 8.30 di questa mattina. I medici del 118 giunti sul posto non hanno potuto far altro che costatarne di decesso.

La crisi, i problemi economici, le difficoltà che insorgono giorno dopo giorno sulle spalle di imprenditori e lavoratori continuano a non lasciare scampo. Il 37enne è l’ennesima vittima della crisi, la seconda in soli quattro giorni nella provincia di Brindisi. A.A. era titolare di un bar a Martina franca (Taranto) e da alcuni mesi non ce la faceva più a quadrare con i conti, tanto da ricorrere alle cure mediche. Da tempo, infatti, l’uomo soffriva di crisi depressive. La scorsa notte l’epilogo, l’imprenditore non ha retto più ai pensieri sulla sua situazione economica, ha costruito un cappio con una corda, l’ha legata alla ringhiera del balcone e si è buttato giù. Una scena glaciale per la moglie che, dopo essersi svegliata e non aver visto il marito nel letto, si è messa a cercarlo per casa. E’ stata la stessa donna a chiamare i carabinieri e il 118.

L’uomo, pare, nei giorni scorsi avesse scritto una lettera indirizzata proprio alla famiglia. Non ce la faceva più, il sentimento della disperazione ormai lo aveva soffocato tanto da farlo giungere a un gesto così drammatico.
Dell’accaduto è stato informato anche il pm di turno presso la Procura di Brindisi che non ha disposto accertamenti e la salma è stata riconsegnata ai famigliari.

Maristella De Michele