Mille euro per manomettere un contatore dell’Enel: ecco come funziona a Brindisi il business dei furti di energia elettrica

Un tempo era sufficiente infilare un negativo fotografico all’interno del contatore per bloccare la rotella ed evitare che i consumi di watt venissero quantificati. Con i contatori digitali di nuova generazione l’Enel pensava di aver finalmente arginato il fenomeno del furto di energia elettrica e invece ogni giorno i carabinieri di Brindisi, supportati da tecnici della società elettrica, smascherano privati o titolari di esercizi commerciali che hanno fatto effettuare una “modifica” al loro contatore elettrico per risparmiare sulla bolletta. Immediatamente scattano l’arresto (perché si tratta di furto a tutti gli effetti), una multa salatissima e la richiesta di pagamento di tutta l’energia elettrica sottratta con l’inganno.
Ma chi è che “trucca” i contatori? Sì perché è possibile effuare lo stesso giochetto anche con quelli del gas. I nominativi dei tecnici “abilitati” alla commissione del reato non si trovano certo sull’elenco telefonico. Mai come in questo caso, la migliore pubblicità resta il passaparola. Si tratta di elettricisti fai da te che, istruiti (così si sospetta) da tecnici infedeli dell’Enel, hanno acquisito le conoscenze sufficienti per offrire il servizio.
Un tempo per modificare con un magnete i vecchi contatori la tariffa era di 250 mila lire. Oggi, a Brindisi, un esperto sui nuovi contatori digitali pretende mille euro. Arriva a casa ed esegue il lavoro in un’oretta circa. Il sistema è piuttosto complesso perché prima è necessario disattivare i sensori di cui il contatore è dotato e che segnalano immediatamente all’Enel l’apertura arbitraria della macchinetta. Per questo motivo viene infilato un sondino verticalmente dalla parte inferiore che serve a staccare il sensore e disattivare il sistema d’allarme.
A questo punto il contatore può essere aperto, i fili staccati e si provvede all’inserimento di una resistenza o un piccolo trasformatore. Il “cliente” può scegliere in che percentuale vuole risparmiare sulla bolletta, si può andare al 50% o anche di più sino a rendere i consumi rilevati quasi inesistenti.
Sarebbero centinaia (o forse anche molte di più) le persone che hanno scelto questa strada per cercare di contenere (illecitamente) le spese familiari. Solo nelle ultime ore, i carabinieri hanno arrestato tra Brindisi e provincia cinque persone. Ma nel bollettino dell’Arma, i ladri di energia elettrica compaiono quasi quotidianamente.
Si tratta di un deterrente, perché per ogni contatore truccato scoperto, in quella stessa giornata chissà quanti ne sono stati modificati. Una battaglia dura per gli investigatori e anche per l’Enel che ha deciso di affrontarla forse in ritardo, quando ormai la filiera era stata avviata, aveva preso piede e si era diffusa a macchia d’olio.
In molti, pur sapendo di violare la legge e di correre gravi rischi penali, preferiscono continuare a rubare energia. E gli “elettricisti” specializzati nelle modifiche ai contatori a fare affari d’oro.