Furto di rame, il “Bahia” affronta il black-out con propri generatori per salvaguardare i clienti. E all’Enel si parla solo con risponditori automatici

Il clamoroso furto di un chilometro e mezzo di rame della rete elettrica tra Pantanagianni e Penna Grossa e che ha lasciato senza luce villette, negozi e stazioni di servizio, ha creato gravi problemi al villaggio turistico “Bahia” proprio nel momento clou della stagione estiva. La direzione della struttura ha deciso di fronteggiare a proprie spese (almeno per il momento) l’emergenza iniziata mercoledì sera.
Nelle prime ore è stato messo in funzione il generatore elettrico della struttura con il quale sono stati assicurati i servizi essenziali: la luce elettrica nei vialetti e in buona parte delle piazzole occupate da tende e roulotte. C’è l’acqua, anche se in alcune zone manca quella calda. Per alimentare il generatore con il gasolio, personale della struttura ha dovuto fare la spola con i distributori di carburante, non avendo a disposizione per altro il più vicino, quello Tamoil, anch’esso colpito dal black-out.
Nella serata di oggi (giovedì) la direzione ha deciso di far arrivare da Bari un grosso generatore che consentirà una copertura maggiore e che viene alimentato con 100 litri di gasolio all’ora. “Una spesa enorme ma che ci sentiamo di affrontare perché il primo dovere di un albergatore è quello di pensare alla soddisfazione dei propri clienti”: Carmelo Mergola, amministratore del campeggio di Pantanagianni e di altre strutture alberghiere in Italia, è rimasto nei suoi uffici per fronteggiare l’emergenza. “Sono originario della Puglia e avevo deciso di tornare a investire qui, ma ciò che sta capitando non mi è mai accaduto in nessuna parte del mondo”.
Una prima avvisaglia era arrivata già lunedì: “Dalle 23 alle 5 del mattino siano rimasti senza energia elettrica – ricorda Mergola. Abbiamo messo in funzione il nostro generatore di emergenza e tutto è fissato liscio. Poi, sempre alla stessa ora di mercoledì, nuovo black-out”.
E qui inizia la seconda parte del problema perché oltre al danno, anche la beffa di doversi confrontare con il risponditore automatico dell’Enel che alla prima telefonata dopo il black-out ha sentenziato che il problema era originato dalla cabina elettrica del villaggio. E invece i ladri avevano portato via un chilometro e mezzo di rete pubblica.
Successivamente il risponditore automatico ha “giurato” che la linea sarebbe stata ripristinata alle 7 di giovedì mattina e poi alle 23 di questa sera. Nonostante un problema gravissimo, non è stato possibile poter interloquire con “umani” negli uffici Enel.
Nel frattempo, e per prevenire altri disagi, la direzione del villaggio ha deciso di affrontare un salasso economico (un generatore più potente) pur di garantire massima serenità ai clienti. Il Bahia ha 250 piazzole e 102 appartamenti e nel fine settimana si attende il pienone. “Vogliamo che i nostri clienti siano soddisfatti e che ritornino”, aggiunge Mergola. “Certo non riesco a capire come si siano volatilizzati un chilometro e mezzo di rame senza che nessuno se ne rendesse conto”.