BRINDISI – Arrivavano a Brindisi dalla Bulgaria viaggiando a bordo dei traghetti della Grimaldi che fanno la spola con la Grecia: munite di un biglietto di sola andata e di un documento d’identità falso. Dalla banchina di Costa Morena il loro viaggio proseguiva verso la Campania dove i loro sogni di una vita diversa si infrangevano contro i veri obiettivi dell’organizzazione che le aveva condotte in Italia: la prostituzione. Splendide ragazze, quasi tutte minorenni, in mano a una coppia di aguzzini, anche loro bulgari.
I due, marito e moglie, sono stati arrestati dalla polizia a Salerno. Era qui, a due passi dalla costiera Amalfitana, che le ragazze erano costrette a prostituirsi.
Nel porto di Brindisi, allo sbarco dal traghetto, c’era ad attenderle il bulgaro. Lui era addetto al trasporto, la moglie ad avviarle alla prostituzione. Con l’accusa di favoreggiamento e induzione alla prostituzione minorile aggravata ed estorsione aggravata, stamani, i coniugi bulgari sono stati tratti in arresto.
Le direttive, che partivano dal capo famiglia e sua moglie, residenti in provincia di Salerno, erano molto chiare. “Reclutare”, nel loro Paese d’origine, belle ragazze che non dovevano superare i 18 anni, fornire loro documenti falsi che nascondessero, appunto, la loro età anagrafica, portarle fino al porto di Igoumenitsa (Grecia) e farle imbarcare su una nave che le avrebbe fatte giungere in Puglia, a Brindisi.
Nel porto brindisino – stando a quanto accertato dagli agenti del commissariato di Pubblica e sicurezza di Battipaglia che ha condotto le indagini – ad aspettare le minorenni, c’era il bulgaro che, in auto, le conduceva in Campania.
Giunti a Salerno al resto ci pensava la moglie. Era lei che da questo momento in poi avrebbe avuto contatti con le giovani. La stessa “assegnava” il posto sul litorale salernitano alle nuove arrivate, fornendo, inoltre, le dovute indicazioni su come agire con i clienti, in base alle prestazioni: persino presso quale albergo. Un giro di giovanissime e belle ragazze che fruttava, a fine mese, ai coniugi, un ingente guadagno.
L’operazione della polizia è iniziata dopo diverse segnalazioni e testimonianze raccolte. Le indagini hanno portato a scoprire che proprio il porto di Brindisi era il primo posto italiano dove le minorenni giungevano. Era proprio qui che le giovani donne capivano cosa le aspettava. Un viaggio in auto verso la prostituzione.
Nell’ambito della stessa indagine, sono state anche deferite in stato di libertà per favoreggiamento delle persone sottoposte a fermo altre due donne, le quali si prostituivano alle loro dipendenze. I coniugi bulgari, dopo diversi mesi di indagini, questa mattina sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Fuorni (alla periferia di Salerni) a disposizione dell’autorità giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno.