Fatture false, dieci persone indagate dalla Finanza

I finanzieri di Ostuni, dopo una serie di verifiche fiscali, hanno scoperto l’esistenza di un vorticoso giro di fatture false orchestrato da un imprenditore edile 34enne di Ceglie Messapica il quale, attraverso l’interposizione di otto società, avrebbe emesso e utilizzato fatture false per oltre 2,5 milioni di euro evadendo l’Iva per oltre 110 mila euro. Dieci persone, tra cui un consulente del lavoro cegliese di 39 anni e rappresentanti legali e titolari di imprese, sono state denunciate all’Autorità giudiziaria.

Gli accertamenti da parte delle Fiamme gialle sono scaturiti dagli esiti di un’altra operazione eseguita nel 2012 nei confronti di un’altra società operante sempre nel settore dell’edilizia e poi risultata essere una vera e propria “cartiera”, ovvero un’attività imprenditoriale nata esclusivamente per emettere fatture, ovviamente false, allo scopo di frodare l’Iva.

I finanzieri di Ostuni, coordinati dal capitano Antonio Martina, hanno individuato un giro di fatture false per quasi 3 milioni di euro. Il periodo in cui l’imprenditore di intonacatura, avrebbe emesso e utilizzato fatture a prestazioni di servizio “inesistenti”, va dal 2008 al 2012.

Il tutto è stato compiuto grazie alla compiacenza di altre otto società operanti sempre nel settore edile e il coinvolgimento di un consulente del lavoro. “L’indagine – spiega il capitano della Guardia di Finanza di Ostuni, Antonio Martina – è partita da una delle società cartiere scoperte dai miei uomini l’anno scorso. Le verifiche effettuate sulla documentazione contabile in quell’occasione ci hanno portato a capire ben presto che vi erano stretti rapporti fra le due società. Le indagini eseguite nei mesi successivi ci hanno portato ad accertare questa nuova evasione di oltre 2,5 milioni di euro”.

Maristella De Michele