Sesso low cost, abiti e cibi a prezzi stracciati, grandi menti: così i cinesi si stanno impadronendo anche di Brindisi

Tutti sapevano che nel centro massaggi cinesi di via Grazia Balsamo si praticava il sesso low cost, secondo l’identico meccanismo di altre attività commerciali orientali che propongono prodotti di bassa qualità a prezzo conveniente. Lo si sapeva semplicemente perché il “Peonia rossa” non era nascosto in un vicolo di periferia, ma collocato nel bel mezzo di una delle vie più trafficate e commerciali della città, tra bar, macellerie, pescherie e negozi di strumenti musicali. Il palazzo dirimpetto è quello dei Servizi sociali, a pochi metri c’è la farmacia comunale e alle spalle una scuola media e la clinica Salus.
Le signorine cinesi erano perfettamente integrate, da due anni, nella comunità del quartiere, come normali commesse di uno dei tanti negozi sorti in ogni angolo della città. Non si tratta di un meccanismo casuale, ma di una strategia ben precisa che non ha nulla a che vedere con le politiche di integrazione etnica sbandierate dal nostro governo.
I cinesi inviano le loro menti migliori a organizzare in loco la gestione delle attività commerciali e questo lento e inarrestabile processo di radicamento sociale. Non è un caso che a capo dei centri di prostituzione fosse stato posto Wenchang Chu, non un semplice docente universitario, ma uno scienziato fisico-matematico, con all’attivo decine di pubblicazioni diffuse in tutta Europa. Anche lui perfettamente integrato nella struttura sociale, con un posto all’Università del Salento e un soprannome tranquillizzante: Vincenzo.
È risaputo che gli studenti cinesi sono i più bravi del mondo in matematica, basti pensare che un paio d’anni fa l’Inghilterra assunse uno stuolo di insegnanti di Shanghai per tenere corsi nelle università più rinomate. In Cina la matematica è la materia più importante dopo il cinese e la posizione degli insegnanti nella scala sociale orientale è di grandissimo prestigio.
Wenchang Chu non si era messo a gestire i centri di prostituzione solo per avidità né c’era bisogno di una mente matematica per portare i conti delle strutture. Sarebbe stato sufficiente un buon ragioniere.
Il suo arresto e la semplicità con cui il “Peonia rossa” si era insinuato sino quasi a scomparire nel tessuto sociale di un quartiere popoloso devono far riflettere molto di più della scoperta che centinaia di uomini brindisini si affidavano alle “cure” delle signorine cinesi. Sul sesso low cost, così come sugli abiti a prezzi stracciati e sui cibi a pochi centesimi il Drago sta costruendo la sua inesorabile conquista anche di questa città. E resta invisibile.
Gianmarco Di Napoli