Ripulisce una casa approfittando di una pensionata malata di Alzheimer: brindisino arrestato dalla Squadra mobile/VIDEO

Aveva perpetrato un furto di oggetti preziosi in un’abitazione approfittando del fatto che in casa c’era solo un’anziana donna affetta dal morbo di Alzheimer, agendo a volto scoperto e approfittando dello stato patologico della vecchietta sostenendo di trovarsi lì per riparare un comodino: Francesco Lagatta, 44 anni, brindisino, è stato tratto in arresto dalla Squadra mobile e con la collaborazione del commissariato di polizia di Mesagne. Per sua sfortuna, oltre alla nonnina malata, la casa che aveva deciso di ripulire era dotata di un ottimo servizio di videosorveglianza interno.
L’episodio è accaduto a Mesagne il 6 settembre 2015, tra le ore 10.20 e le ore 11.30, in una zona periferica del paese, non distante dall’ex Convento dei Cappuccini, in due appartamenti di un piccolo condominio posti l’uno di fronte all’altro del pianerottolo in comune: un uomo dell’apparente età di circa 40 anni, altezza 1,80 cm, corporatura massiccia, capelli rasati quasi a zero, chiaro di carnagione, si è introdotto all’interno riuscendo a consumare il furto in uno e a tentarlo nell’altro.
Lagatta si è introdotto in un primo appartamento intorno alle ore 10.30. All’interno c’era una pensionata ottantaseienne affetta da morbo di Alzheimer. L’uomo ha agito a viso scoperto e calzando guanti in lattice. Ha cominciato a rovistare minuziosamente nelle varie stanze, il tutto alla presenza inerme e indifesa dell’anziana e malata donna, con la quale ha scambiato persino qualche battuta “rassicurante”, chiamandola “nonna”. Di fatto, però, non ha rubato nulla non avendo rinvenuto oggetti di valore o comunque di suo interesse. Pertanto, il reato è rimasto sì tentato ma aggravato dall’averlo compiuto ai danni di persona che non poteva esercitare una privata difesa in una privata dimora.

Successivamente, indirizzato dall’anziana donna sul luogo dove avrebbe potuto trovare le chiavi di accesso dell’abitazione dell’appartamento di fronte a quello appena “visitato”, di proprietà della figlia che ci vive con il suo nucleo familiare, si introdotto anche in questo dove, invece, è riuscito a recuperare un bel bottino: orecchini, collane, bracciale.
Dell’ammanco le vittime si sono accorte solo nel pomeriggio quando hanno scoperto che alcune scatole contenenti gli oggetti in oro si trovavano in un posto diverso da quello dove erano state lasciate. Hanno così visionato le immagini del sistema di videosorveglianza posto nell’abitazione dell’anziana donna (con l’obiettivo di sorvegliarla nei suoi bisogni quotidiani) e hanno assistito della scena inquietante di questo sconosciuto che si era introdotto nell’appartamento rovistando ovunque alla presenza della donna, scambiando con la stessa battute rassicuranti e chiamandola nonna. A titolo esemplificativo: “Ciao nò, come andiamo?”…”non stai bene?..e sola ti hanno lasciato?” La pensionata: “sola mi hanno lasciata, sì..” . Lagatta: “Sto aggiustando il comodino..io..”
Il personale del Commissariato di Mesagne ha acquisito le immagini, raccogliendo la denuncia e ascoltando le persone che potevano riferire sui fatti, vicini di casa compresi. Dal filmato si intuiva che l’uomo, dall’accento, potesse essere di Brindisi. E’ scattato così il contributo decisivo del personale della IV Sezione della Squadra Mobile che ha identificato subito il soggetto.
Personale della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato e della Squadra Mobile, pertanto, hanno proceduto congiuntamente, nella mattina del 9 settembre, alla perquisizione domiciliare che non ha consentito di ritrovare la refurtiva, bensì oggetti personali che Lagatta indossava durante i furti: gli occhiali, la catenina, le infradito particolari, tutti immortalati nelle immagini registrate. Gli investigatori hanno poi inoltrato rapporto alla procura.
Stamattina, alle prime luci dell’alba, Lagatta è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Brindisi, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Raffaele Casto ed emessa dal gip Stefania De Angelis.
Lagatta era già noto per reati simili. L’uomo, circa un mese prima, era stato destinatario di un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, Brindisi. Obbligo che ha immediatamente violato. Ma stavolta torna in carcere.

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