“Equitalia sapeva sin dalla campagna elettorale 2012 dei debiti di Consales”

“Equitalia aveva cognizione dell’esposizione debitoria rilevante del sindaco di Brindisi sin dai tempi della campagna elettorale del 2012. Le disposizioni centrali erano di procedere con la riscossione e con le eventuali procedure esecutive come per qualsiasi altro contribuente”. Lo ha detto in aula, sentito come testimone nel corso del processo a carico del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, l’ex direttore di Equitalia Sud per la Puglia, Alessandro Migliaccio. Consales, in concorso con l’ex direttore dell’agenzia di Brindisi, Giuseppe Puzzovio, risponde di concussione e di abuso d’ufficio per il pagamento di un debito pari a 315mila euro, in parte rateizzato e versato in contanti.

Migliaccio ha risposto alle domande del pm Giuseppe De Nozza, specificando che le procedure utilizzate per il sindaco non erano state regolari. Sono stati sentiti anche alcuni dipendenti dell’ente di riscossione che secondo l’impostazione dell’accusa sarebbero stati costretti a mettere a disposizione i propri conti correnti personali per trasformare i contanti versati dal primo cittadino in assegni circolari. Non era in fatti possibile pagare le rate diversamente, trattandosi di importi superiori ai mille euro. I fatti riguardano gli anni 2012 e 2013.

In una occasione sarebbe stata condotta presso l’agenzia una busta con 4.550 euro in contanti, sebbene non fosse consentito versare denaro liquido per più di 1000 euro.  
Secondo l’accusa Consales avrebbe nascosto un conflitto di interessi di circa 800.000 euro di cui 385.000 di debiti tributari e verso istituti previdenziali. Nello stesso processo il sindaco è imputato di abuso d’ufficio e truffa per l’affidamento del servizio di rassegna stampa e call center, da parte dell’amministrazione comunale, alla società News Sas, di cui aveva detenuto la maggioranza delle quote fino alla primavera 2012, quando poi si era candidato a sindaco.