I Noe dei carabinieri nelle aziende olearie: denunce anche in provincia di Brindisi

I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, nel’ambito di un attivita’ di monitoraggio sulle aziende olearie disposta dal comando carabinieri per la tutela dell’ambiente di Roma, hanno effettuato numerose ispezioni presso impianti ubicati nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. I controlli effettuati, che hanno riguardato un totale di 30 aziende, hanno permesso di contestare le seguenti violazioni in provincia di Brindisi: A Francavilla Fontana e Torre Santa Susanna i legali rappresentanti di due distinti frantoi oleari sono stati sanzionati amministrativamente per aver effettuato lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali in assenza della necessaria autorizzazione. A Cellino San Marco, presso un azienda agroalimentare, e’ stato sottoposto a sequestro un appezzamento di terreno di circa 5000 metri quadrati sul quale era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti dalle sanse umide provenienti dall’attivita’ di molitura delle olive, provocando anche emissioni maleodoranti.
In provincia di Lecce: a Scorrano, presso un frantoio oleario, e’ stata sottoposta a sequestro un area di circa 500 mq sulla quale era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti da ferro, plastiche, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, legno e onduline in eternit, provenienti da attivita’ di manutenzione delle attrezzature meccaniche e del fabbricato. A Copertino il legale rappresentante di un frantoio oleario e’ stato sanzionato amministrativamente per aver effettuato l’utilizzazione agronomica della acque di vegetazione delle olive su alcune particelle di terreno in assenza della necessaria comunicazione al sindaco. A San Cassiano, presso un frantoio oleario, e’ stata sottoposta a sequestro un area di circa 2000 mq sulla quale era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali – costituiti dalle sanse semiliquide frammiste al pietrisco ed ai fanghi provenienti dalla decantazione delle acque di vegetazione e terreno – che provocava anche emissioni maleodoranti. Complessivamente sono state quindi segnalate alle competenti procure ed altre autorita’ amministrative 7 persone, mentre in altri 24 controlli presso analoghe strutture non sono state ravvisate dal noe di lecce irregolarita’ con riferimento alla normativa ambientale.