
I figli so’ piezzi ‘e core, si sa. Ma anche i nipoti meritano la giusta porzione d’affetto. E l’ex senatore Euprepio Curto, oggi consigliere regionale in quota Fli, con i suoi di nipoti ha sempre serbato un rapporto del tutto particolare. Un attaccamento di cui già si chiacchierò in tutta Italia dieci anni fa, quando l’assunzione di due suoi nipoti al Comune – previa vincita del mazxiconcorso – balzò agli onori della cronaca nazionale. Se ne occuparono tv e giornali. Perfino “le Iene”. Ma lui si difese a spada tratta, e a Repubblica dichiarò: “Gli unici miei parenti tra i neoassunti sono due nipoti. Due su ventisette, meno del dieci per cento”.
Oggi, a due lustri di distanza, ci risiamo. Di nipote ne spunta un altro. E’ l’avvocato Domenico Attanasi, giovane e valente legale del Foro di Brindisi, candidato da Scelta civica e sostenuto da Futuro e Libertà (il partito dello zio) alla carica di primo cittadino.
A darne notizia è lo stesso partito dell’ex premier tecnico Mario Monti, che in una nota diramata agli organi di informazione ringrazia il suo primo aspirante sindaco di Francavilla Fontana per la disponibilità data.
“La volontà – si legge nel comunicato stampa – è quella di concentrare attorno al candidato prescelto non solo le altre anime moderate e di centro presenti in Francavilla, ma anche tutte le altre forze politiche e di opinione che si riconoscono nella volontà di dare impulso ad un processo di cambiamento”.
Sarà. Ma il primo obiettivo sbandierato, quello di unire le anime moderate e di centro operanti in città, sembra essere già sfumato con la stessa candidatura di Attanasi. Seppur di indubbia tempra e sicura autonomia, il rischio che il carisma e l’influenza di zio Euprepio possano in qualche modo incidere in futuro sul suo operato è per gli altri centristi troppo alto da correre. E invitati a sostenere la candidatura del giovane avvocato, hanno risposto picche. Non per lui, pare, ma per quello che il suo padrino politico rappresenta e ha rappresentato: l’esatto contrario di quella politica improntata al vero rinnovamento che ha fatto del Centro di Massimo Ferrarese il più forte d’Italia.
Noi Centro e Udc insomma, resteranno là dove sono, nel Laboratorio che hanno fondato col Pd. Dello schieramento faranno parte anche il Centro democratico e la lista “Mas” che raccogliere buona parte dei fuori usciti dal centro destra. E non è escluso l’approdo di Sel e altri movimenti in divenire.
Attanasi quindi potrà contare per su Fli, Lista civica ed eventuali altri alleati. Ma Udc e Noi Centro non saranno della partita. Non con loro.